Visualizzare la vittima, avvicinarsi senza farsi scoprire e colpire velocemente per poi sparire nel nulla, un nulla in cui niente è reale e tutto è lecito.
Credo dell’Assassino:
1) Trattenere la lama dalle carne degli innocenti
2) Agire con discrezione
3) Non compromettere mai la confraternita
Assassin’s Creed è da oltre 2 anni uno tra i videogiochi più richiesti sul mercato nonchè uno dei titoli più interessanti tra le produzioni videoludiche del primo decennio degli anni 2000.
Storia, mistero e azione si fondono in un unico mix adrenalinico in cui ci si ritrova ad indossare i panni di un innocuo e sconosciuto americano che un giorno viene messo di fronte alla turpe realtà di discendere da alcuni fra gli assassini più pericolosi del Medioevo.
Sullo sfondo delle gesta omicide di questa famosa confraternita di assassini ci sono alcune tra le città più importanti e cosmopolite del Medioevo europeo: dalla mistica Gerusalemme alla storica Acri passando per l’esotica Damasco; dalla Firenze rinascimentale alla potente Venezia per finire (ma non possiamo essere certi che sia la fine) nella città eterna, Roma.
Ma Assassin’s Creed non è solo geografia ma anche storia e misticismo, nel primo episodio della serie Altair Ibn-La’Ahad (lett. Aquila in volo) se la dovrà vedere con il Gran Maestro dell’Ordine del Tempio nella Terra Santa squassata dalle crociate per disinnescare un tremendo complotto ordito dai pericolosi e misteriosi Templari; questo complotto verrà perpetrato nei secoli fino al 1450 circa quando Ezio Auditore, in quel di Firenze, agirà sotto direttive segrete di Lorenzo De’ Medici per arginare la congiura de’Pazzi e il potere dilagante del nuovo Gran Maestro Rodrigo Borgia.
La meccanica del gioco è molto semplice e molto del successo di questo videogioco discende proprio dall’intuitività della dinamiche di gioco: individuare la vittima di turno ed eliminarla tanto più elegantemente quanto l’importanza e la visibilità di essa richieda.
Le diverse quest con cui si dipana la storia di Assassin’s Creed hanno come obiettivo comune quello di uccidere silenziosamente (stealth) i personaggi chiave ritenuti fautori del complotto Templare ai danni della società anche se spesso ci si ritrova semplicemente ad indagare e cercare oggetti nell’immenso scenario di gioco.
Le missioni non sono mai lineari o rigide, altro punto a favore del gioco, difatti si può scorrazzare liberamente anche solo per apprezzare le ricostruzione grafiche delle metropoli medievali di cui spesso si ha solo una vaga idea.
L’ultimo episodio della serie, Assassin’s Creed Brotherhood, implementa un’interessante modalità multiplayer in cui il giocatore può personalizzare vestiario e mosse del proprio personaggio per poi lanciarsi tra i vicoli di Roma alla ricerca della vittima designata.
Proprio quest’ultimo episodio ha sancito il successo planetario per il titolo della Ubisoft consacrandolo come uno tra i migliori giochi mai realizzati per console e computer.