Intenzioni di voto
Sono tornata in Veneto a farmi una flebo di ferro. Durante la flebo ho chiesto al medico di dirmi tutto sul Morbo di Crohn. Sono tornata a casa. Non voterò PD, non voterò 5 stelle, Zaia è un pr delle discoteche. No, Tosi no. Mi sono addormentata.
Cannes
Il secondo giorno sono andata correre, e certo la flebo di ferro del giorno prima si sentiva. Ho pensato ai film italiani a Cannes. Il mio preferito è stato quello di Garrone “Racconto dei racconti”. Uno che ha fatto un film come Reality (che amo), o che comunque proviene da una scuola documentaristica, per mettersi a fare un film favola pieno di metafore e simboli, deve avere preso degli acidi. Mi è simpatico. Racconto dei racconti è un film che può durare 15 anni, 5 minuti, 9 ore. Fatto di episodi ma non di un inizio e una fine reali. Può cominciare in qualsiasi momento, finire mai. Ci sono episodi, apologhi. La rappresentazione della vecchiaia, del potere, l’arbitrarietà di una scelta presa a caso dal potere, uguale a una scelta ponderata. Le perversioni. Insomma è la vita.
Attualità (rassegna stampa)
Di pomeriggio sono andata a farmi un’altra flebo, ma prima ho letto l’Attualità. C’era un importante avanzamento nella vicenda Sara Tommasi: la dichiarazione di un suo ex fidanzato esibizionista che ci dice che Sara Tommasi è stata una ragazza normale che prendeva bei voti, e per salvarla bisogna smettere di parlarne. ok. C’era un avanzamento anche nella vicenda dei giornalisti Lucarelli, Neri, Soncini che hanno hackerato dei profili per vedere delle foto di gente alle feste: si odiano tra di loro ma si mandano gli sms. E’ stata investita una filippina da un rom che ha 20 macchine, e siamo razzisti. Ho apprezzato l’esistenza di twitter, per la brevità. A 48 ore dalle elezioni è uscita la lista degli impresentabili e per qualcuno si tratta di una mossa politica all’interno del Pd stesso a opera di Bindi (= D’Alema) per fare fuori Renzi attraverso De Luca. Non penso che sortirà effetti. Per qualcuno si tratta di una mossa da cioccolatai, sono semplicemente stati molto lenti nel fornire questa lista. Mi sono chiesta che senso abbia avere una lista degli impresentabili se non ha alcun valore attuativo immediato.( = ineleggibilità). La gente voterà lo stesso gli impresentabili. Ma gli impresentabili sono delinquenti?In base a cosa si stabilisce se una persona è impresentabile? “Non serve una condanna tantomeno definitiva. Per diventare “impresentabili” a una qualunque competizione elettorale (dalle europee alle comunali, e persino alle circoscrizionali), basta meno: essere stati rinviati a giudizio oppure, prima ancora di arrivare a un processo, essere stati sottoposti a misure di prevenzione personali o patrimoniali.” Mi sembra che venga meno quel principio democratico di giudizio “fino a prova contraria sei innocente, dunque anche presentabile”. Cioè uno può essere anche impresentabile, e io vorrei sapere se un candidato è rinviato a giudizio oppure è stato sottoposto a misure di prevenzione personale. Ma non è meglio se è un articolo di giornale a dirlo, invece di una Commissione Antimafia? Ah, la separazione dei poteri.
Alla radio ho sentito “Vota Negro”, lista Tosi. Mi dispiace molto per i traduttori di Occupay che non sono pagati. Mi pare di avere visto una foto con Blatter della Fifa immobilizzato e per terra. La svolta della giornata è però arrivata dalla rivelazione che i cornetti integrali col miele non sono farciti con vero miele, e che non sono dietetici come abbiamo (chi?) sempre (quando?) pensato. Ok.
E intanto in Sarpi…
Sull’argine dove sono andata a correre, a un certo punto ho preso una discesina che porta all’acqua. E se adesso mi buttassi in acqua, che cosa ne penserebbe Sorrentino? C’era tanto sole, le acque dell’Adige erano placide, la discesa verso l’acqua facile, dietro di me la salita per tornare indietro difficile, irta, polverosa. Si vedeva la fine però, ed era il sole. Poteva tranquillamente essere una scena tratta da Le conseguenze dell’amore o dalla Bibbia. Mi sono detta: se fossi un personaggio, ora, che cosa mi faresti fare Sorrentino? E tu Gesù? Non sapendo interpretare, mi sono seduta su di una panchina a prendere il sole. E poco dopo ho scoperto che mentre ero in Veneto indecisa su chi votare, a Milano si consumava una sordida rapina a mano armata a una banca del quartiere Sarpi, il mio quartiere, precisamente l’unicredit e in via Bramante, a opera di tre italiani e qualche colpo di pistola sparato in aria.