Il festival poi, ha una sua storia evolutiva anche dal punto di vista della tecnologia. Ci sono stati gli anni della sua nascita attraverso la divulgazione via radio e poi quelli della TV in bianco e nero (i miei ricordi di bimba sono molto nostalgici in proposito) , quelli della TV a colori (forse il periodo più nero dal punto di vista della popolarità) e infine i tempi moderni, quelli del web. Tutti momenti con pregi e difetti che però hanno tenuto in vita questo mitico concorso canoro.
C’è però chi definisce il Festival di Sanremo una inutile macchina mangia soldi. Manifestazioni di diverso tipo sono altrettanto dispendiose ma solo perchè amate da altro pubblico non si detestano, vedi ad esempio i campionati di calcio.
Al Festival di Sanremo ci sono passati tutti, proprio tutti: direttori d’orchestra, compositori, cantanti lirici , attori, campioni dello sport ecc. ecc. fra i più popolari. Pensate ad esempio ai celebri tenori Giuseppe Di Stefano nel 1965 e Mario del Monaco che salì sul palco sanremese nel 1975. Dieci anni dopo , ci sarà Katia Ricciarelli che sarà accompagnata al pianoforte da Amedeo Minghi con la canzone Il profumo del tempo arrangiata da Ennio Morricone; nel 2011 il soprano Susanna Rigacci conosciuta come interprete delle musiche di Ennio Morricone e ancora, il soprano Daniela Dessì, il tenore Luca Canonici.
Una cosa è certa, io sono fra quelle che lo ama per le canzoni e per le musiche . Tutto il resto è noia, come diceva la buonanima di Franco Califano.