C'è chi pensa che il fiasco impagliato sia stato inventato da Leonardo.
Ma in Toscana il fiasco impagliato sembra fosse già d'uso nel Duecento.
Lo si rivestiva di paglia per proteggere il vetro delle bottiglie di vino nei trasporti.
Un po’ per tradizione, il fiasco è sempre stato abbinato al vino toscano per definizione, il Chianti Classico.
Ma essendosi diffusa l’abitudine in molte trattorie e osteria di basso ordine, di riutilizzare i fiaschi con le etichette delle maggiori case vinicole, per servire anche i più indegni vini della casa, a mo’ di primitivo decanter, per ospitare indegni vini della casa, molte aziende toscane, soprattutto del Chianti, scelsero di tagliare con la tradizione e passare alla più classica bottiglia di vino da 0,75.
A chiudere la partita è arrivato un divieto, per legge, di riutilizzare i fiaschi usati, per un motivo in parte igienico, ma soprattutto per la protezione del marchio del Chianti Classico.
Mi ha sorpreso lo scorso venerdì, vedere in San Lorenzo, un furgone che recuperava dei fiaschi vuoti, dopo averne scaricati a decine, davanti ad una trattoria.