Il Figlio di Babbo Natale

Creato il 24 dicembre 2011 da Taxi Drivers @TaxiDriversRoma

Anno: 2011

Distribuzione: Warner Bros

Durata: 98′

Genere: Animazione

Nazionalità: USA/GB

Regia: Sarah Smith

Come fa Babbo Natale a consegnare a tutti i bambini del mondo i propri regali? Come fa a consegnarli tutti in una notte? Usando una slitta trainata da renne volanti? Ma soprattutto: siamo sicuri che Babbo Natale esista realmente?

Facciamo un paio di calcoli: secondo i dati a nostra disposizione, ci sono due miliardi di bambini (sotto i 18 anni) al mondo e togliendo coloro che per religione non festeggiano tale festa arriviamo a soli 378 milioni. Con una media di 3,5 bambini per famiglia, si ha un totale di 98,1 milioni di case da visitare e, presumendo che ci sia almeno un bambino buono per famiglia e che Babbo Natale possiede 31 ore lavorative, grazie ai fusi orari e alla rotazione della terra, questo porta ad un totale di 822,6 visite per secondo. I numeri parlano da soli e non abbiamo calcolato la velocità di crociera e neanche la resistenza prodotta dal carico della slitta …

Il figlio di Babbo Natale risponde a tutte queste domande dandovene prova tangibile.

Innanzitutto si: Babbo Natale esiste, è vivo ed appartiene ad una famiglia che da secoli si tramanda il nobile incarico di consegnare regali ai bimbi buoni di tutto il mondo.

Con il passare dei secoli, dei natali e dei babbi natale si sono succedute, come del resto in ogni campo, molte innovazioni tecnologiche: ai tempi di Nonno Natale, durante la prima guerra mondiale, era ancora in uso la classica slitta con le renne, divenuta ormai un’icona, mentre adesso, per stare al passo con i tempi e competere con il crescente numero di consegne, il veicolo deve necessariamente essere più efficiente: difatti, la notte di natale, mentre dormiamo, sulle nostre teste vola a velocità supersonica un’enorme astronave da cui si calano in perfetta sincronia un milione e seicento elfi capitanati, ovviamente, da Babbo Natale, che insieme a lui svolgono l’attività di consegna dei regali con precisione, maestria e metodo militare.

Dentro/consegna/fuori in meno di 18.24 secondi netti per casa.

Il sistema è tutto supervisionato a distanza via satellite dal polo nord, esattamente dal quartier generale coordinato da Steve, figlio maggiore di Babbo Natale nonché probabile erede al “trono”.

Quest’ultimo Natale, grazie alle migliorie tecniche apportate, il sistema ha totalizzato un record assoluto: tutti i regali consegnati in meno di 3 ore. Tutti i regali tranne uno.

Negligenza imperdonabile per il protagonista della storia, l’entusiasta ed imbranato Arthur, figlio minore di Babbo Natale ed incaricato alla fitta corrispondenza delle letterine che arrivano al barbuto signore da tutti i bambini del mondo; difatti Arthur è in un certo verso relegato in ufficio proprio per un’innata propensione a creare macelli e distruzione. Se, inizialmente, il manager Steve cerca di arginare l’errore e di coprirlo agli occhi di tutti, Arthur non può accettare che Gwen, una bambina della Bretagna, non abbia ricevuto il regalo richiesto.

Armato di tutto il suo coraggio, il giovane Arthur parte per l’avventura insieme allo scontrosissimo ed un po’ rimbambito Nonno Natale ed ad un efficientissimo elfo incartatore.

Sfidando la paura delle altezze, delle renne, ma soprattutto ingaggiando una lotta contro il tempo, riusciranno i nostri eroi a portare a Gwen la sua bellissima bicicletta prima che si svegli?

I creatori di Galline in fuga e Wallace & Gromit, insomma due veri professionisti, non a caso vincitori di tre Oscar, portano nei cinema di tutto il mondo uno dei film d’animazione più divertenti degli ultimi 5 anni e sicuramente il più bello dei film natalizi, battendo a mani basse la concorrenza del Gatto con gli Stivali.

I punti di forza sono chiari sin dai primi minuti: un ritmo serratissimo da grande action movie insieme a situazioni comiche spassosissime; inoltre, peculiarità sinora solo della Pixar, Il Figlio di Babbo Natale custodisce, tra i propri ingredienti, degli elementi che faranno ridere anche i grandi, tra cui un gusto raffinatissimo per la citazione cinematografica: in tutto il film si spazia da 007 Mission: Impossible a Guerre Stellari, passando per La Mia Africa e Incontri Ravvicinati del Terzo Tipo, un piatto piuttosto gustoso, converrete.

Unica nota di demerito bisogna attribuirla al 3D, di buona qualità ma di poca utilità se escludiamo il suo costo maggiorato al botteghino: la profondità e la morbidezza dei protagonisti viene mostrata al meglio anche senza l’effetto stereoscopico che risulta imposto ed ingombrante.

Porgendovi i migliori auguri di Natale, vi consigliamo caldamente questo film anzi: “Bambini, andate al cinema a vedere Il Figlio di Babbo Natale e portateci anche i grandi, nonostante facciano i capricci per vedere qualche discutibile cinepanettone”.

Buon Natale!

Giovanni Villani


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