Il figlio di Claudio Cecchetto

Da Danielevecchiotti @danivecchiotti

Quando ero bambino, passavo tutto il mio tempo attaccato a un mangianastri nel quale suonavo i successi del momento registrati dalla radio. L’audiocassetta era sempre la stessa, continuamente riciclata e reincisa con infinite sovrapposizioni, e le canzoni non erano mai complete, ne mancava sempre un pezzo – l’inizio o la fine, generalmente – laddove la voce dello speaker l’aveva sporcata parlandoci sopra.

Come tutti facevamo in quell’epoca in cui il digital download era ancora pura fantascienza, rubavo i brani dalle emittenti private, o appiccicando il mio registratore all’altoparlante della tivù e imponendo il silenzio totale ad amici e parenti.

Il must per chi come me voleva sempre essere al passo con le novità musicali era “Discoring” la domenica pomeriggio. Da lì passavano tutti i cantanti più in voga a presentare il loro “ultimo brano” e, una volta alla settimana, si poteva scoprire cosa era andato per la maggiore negli ultimi sette giorni grazie alla classifica di quarantacinque e trentatré giri.
Non me ne perdevo una puntata. Il mio ruolo nella compagnia di amichetti era quello di avere sempre con me il nastro con i pezzi del momento («Dani, me lo registri?»), al punto che il papà della mia amica Renata per riferirsi a me parlava de “Il figlio di Claudio Cecchetto”, visto che colui che da lì a poco avrebbe inventato Radio Deejay e un nuovo modo di trasmettere era in quegli anni il punto di riferimento principale della musica commerciale in tivù.

Sono passati più di trent’anni, da allora; tutto quel mondo è stato completamente rivoluzionato. Proprio per questo credo che i tempi siano maturi perché noi Vecchiotti ritroviamo il sapore zuccheroso di quelle domeniche pomeriggio passate ad aspettare di scoprire chi sarebbe entrato nei dischi caldi, e se la numero uno dei più venduti fosse cambiata.

Così, insieme a quella mente da collocazione discografica che è Enrico Mughetti, abbiamo pensato di tornare sul luogo del delitto e di riproporre “Discoring” sul Web, giocando a confrontare le attuali classifiche di vendita della musica pop con quelle degli anni andati.
Ora che anche in Italia la vendita legale di musica sta crescendo e riportando in auge il gusto per l’Hit Parade, siamo certi che, mettendo a confronto il presente col passato, ci renderemo conto di quanto, in fondo, tutto sia cambiato solo per diventare, trasformazione dopo trasformazione, esattamente identico a prima.
Insomma.. a quasi trentotto anni suonati, continuo a essere lo stesso bambino di allora. Il figlio di Claudio Cecchetto.

L’appuntamento è dunque per le 21 di domani – Sabato 25 – sulle App Iphone e Android di Radio Stonata e in streaming qui sui vecchiotti.it. Nonché, ovviamente, nella memoria di chiunque ha vissuto quegli anni e nella curiosità di chi, invece, vuole scoprirli.


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