Magazine Cinema

Il “film come gli altri” di Godard approda in dvd

Creato il 23 settembre 2012 da Taxi Drivers @TaxiDriversRoma

L’ultima volta che, su queste pagine, abbiamo avuto modo di parlare del lodevole lavoro di riscoperta su supporto dvd attuato da Ripley’s Home Video nei confronti del cinema di Jean-Luc Godard fu in occasione dell’uscita de Le gai savoir-La gaia scienza (1969), concepito dal maestro della Nouvelle Vague nel momento in cui la ORTF gli propose di realizzare un film tratto dall’ Émile o dell’educazione di Jean-Jacques Rousseau e corredato, all’interno della confezione, d’interessante booklet a cura di Roberto Turigliatto.

Come pure Un film comme les autres (1968), che, girato su un terrain vague

Il “film come gli altri” di Godard approda in dvd
erboso, tra gli edifici delle periferia parigina, non lontano dalla fabbrica Renault, viene proposto dalla label in lingua originale con sottotitoli italiani.

Un “film come gli altri” perché, dando conferma di quanto affermato dal filmmaker Jean-Pierre Gorin, riprende i gesti del cinema degli inizi, come se i fratelli Lumière, invece di registrare gli operai che uscivano dalla loro fabbrica, li avessero filmati in quel momento breve e fragile in cui la occupavano.

Del resto, protagonisti dell’oltre ora e quaranta di visione sono tre studenti di Vincennes e due operai di Flins che, qualche settimana dopo ciò che è avvenuto nel Maggio del 1968, dei cui avvenimenti vengono mostrati filmati muti e in bianco e nero, cercano di trarne la lezione.

Cinque militanti che non vediamo mai in volto, ma dei quali è la forza dei discorsi a catturare l’attenzione, tra chi è convinto che occorra obbligatoriamente essere illegali per attuare un’azione politica e chi sostiene che ciò si possa fare anche passando per la legalità; mentre, in mezzo a immagini di battaglie di strada, dell’occupazione della Sorbona e di barricate e attacchi dei gendarmi, ascoltiamo anche una voce fuori campo che legge testi teorici e pratici prodotti dalle lotte rivoluzionarie tra il 1789 e il 1968.

Un film poco visto, completamente sottovalutato, quando non dichiarato trascurabile e perfino rifiutato dal pubblico nelle poche proiezioni che ne vennero fatte, ma che, trent’anni dopo, è stato considerato da Jean-Marie Straub e Danièle Huillet sia come uno dei migliori lavori dell’autore di Fino all’ultimo respiro (1960) e Due o tre cose che so di lei (1967), sia come un lungometraggio corrispondente veramente al Maggio ’68.

Il film che, come ricorda il succitato Turigliatto, tra l’altro, venne consacrato dalla rivista Cinéthique come modello pratico e teorico di “film materialista”, in quanto tutto giocato sulla “presentazione” contro la “rappresentazione”, rifiutando o aggirando ogni tipo di spettacolarizzazione, drammatizzazione o descrizione psicologica.

Insomma, i godardiani irriducibili hanno un nuovo, fino a oggi raro titolo da aggiungere alla propria collezione digitale.

Francesco Lomuscio

Il “film come gli altri” di Godard approda in dvd
Scritto da il set 23 2012. Registrato sotto RUBRICHE, VIDEODRHOME. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :