Il finale di One Piece

Creato il 14 maggio 2013 da Sommobuta @sommobuta
Oggi avrei dovuto pubblicare un articolo “Moneyless lifestyle” scritto settimana scorsa dopo aver letto la notizia di un tipo che vive senza soldi(?), ma siccome ne ha parlato il buon Girola su Plutonia Experiment ieri, lo rimandiamo a settimana prossima e via.
Perciò oggi vi beccate un articolo che mi hanno chiesto in molti.
Sul finale di One Piece.
Come finisce One Piece?
Quando finirà One Piece?
Ma soprattutto: come sarà il finale di One Piece?
Nessuno lo sa.
Eccezion fatta per una sola persona: Eiichiro Oda.
L'Eiichiro sensei!
Nel giro di quindici anni One Piece ha assunto – in Giappone – le sembianze di Re Mida: qualsiasi cosa tocca, diventa oro. Merito della sua longevità che ha permesso a diverse generazioni di lettori di avvicinarsi al mondo “mangapiratesco”, merito di una campagna di marketing virale e azzeccatissima (qualsiasi prodotto esistente, dalla Coca-Cola, alle saponette, passando per dolciumi, vestiari e carta igienica ha la sua controparte targata “One Piece”), merito di una strategia crossmediale che mette in gioco fumetto, anime e film di successo al cinema (e quindi in grado di raggiungere un numero ampissimo di persone), fatto sta che il prodotto made in Eiichiro-sensei in patria ha sbancato ogni record.
Marketing...Puro e semplice!
I nuovi volumi di One Piece non scendono mai sotto i 3 milioni di vendite, i gadget vanno a ruba, e il manga è fenomeno di massa, oltre che di cultura.
La domanda perciò è lecita: quanto durerà?
Nel corso degli anni Eiichiro Oda ha parlato sempre in modo molto sibillino del finale di One Piece.
All’inizio, quando la “One Piece mania” non era ancora esplosa, il manga dei pirati più amati del Sol Levante sarebbe dovuto durare non più di cinque anni.
Poi i capoccia di casa Shueisha hanno visto che il prodotto di Eiichiro sensei vendeva, e in casa Shueisha si sa: quando un manga vende, si chiude il mangaka in una prigione dorata e lo si costringe a scrivere/disegnare/portare avanti il bambino dalle uova d’oro, finchè non lo si è spremuto per bene (vero, Toriyama?).
Marketing...Puro e semplice! (2)
Con Oda, però, le cose sembrano diverse.
Dalle interviste che – raramente – rilascia, l’Eiichiro internazionale, in quella gabbia dorata, ci sta più che bene.
Questo perché sembra amare in modo del tutto spassionato la sua creatura.
E soprattutto perché è deciso fino in fondo ad arrivare a disegnare l’ultimo capitolo, quello finale, di One Piece.
Sul quando, è lecito fare congetture.
Cinque o sei anni fa Oda dichiarò che il suo sogno, a quel punto, era di arrivare al 100° volume di One Piece, e provare a concluderlo proprio col numero tondo.
Due anni fa, in vista del volume 61 e del time-skip, ha dichiarato che la ciurma era appena a metà del suo viaggio. Il che significa che, verosimilmente, ci attendono ancora 13/15 anni buoni di avventure di Rufy&co. prima del loro commiato.
One Piece attraverso gli anni (clicca per ingrandire)
In Giappone (e non solo) pensano che One Piece possa durare ancora di più.
Questo perché ormai si è ribaltato il ruolo editore-autore.
Prima di Oda era l’editore che, tutto sommato, nonostante il successo di un’opera, ne scandiva i tempi.
Oggi, in Shueisha, è praticamente Oda che comanda.
I suoi editor hanno dichiarato che quando l’Eiichiro confida le sue idee future e passa loro le tavole da revisionare, sono i primi a rimanere a bocca aperta, e che non hanno il coraggio di intervenire perché…non c’è nulla su cui intervenire.
In oltre 15 anni hanno solo suggerito – e non imposto - il cambio del simbolo dei pirati di Barbabianca (chè in quanto svastica poteva suggerire particolari simpatie – soprattutto in occidente), e un paio di minuzie.
Il resto…beh, il resto è farina del sacco di un uomo che ha dichiarato di dormire in media 4 ore per notte.
Ma non per via delle scadenze, no.
Bensì per via di un amore smisurato verso il proprio bambino.
Il tavolo di Oda sensei!
Naturalmente bisogna filtrare sempre questo tipo di informazioni, ma spesso mi domando cosa porti una persona ad avere una vita (sociale e non) pressoché azzerata per via del proprio lavoro.
Non penso sia una questione di soldi.
Bensì di pura e semplice passione.
Passione che ti porta a creare un qualcosa non tanto per appassionare i lettori, quanto per soddisfare prima di tutto te stesso. E per darti lo slancio finale per incontrare il tuo autore preferito, Akira Toriyama.
- che se poi ti dice pure che tu sei il suo erede naturale, beh…davvero hai coronato il tuo sogno di bambino, e hai raggiunto un grande traguardo nella tua vita -
LOL
E il finale di One Piece?
Quando Oda ne parla, sostiene sempre di averlo ideato parallelamente all’inizio.
In una delle ultime interviste che ha rilasciato ha dichiarato che il finale di One Piece sarà meraviglioso e stupefacente. Talmente stupefacente che l’arco narrativo della battaglia di Marineford, che ha riscosso un successo strepitoso, non sarà nulla al suo confronto.
E anzi, l’Eiichiro sensei ci ha tenuto a specificare che quella della guerra di Marineford era solo robetta, una sorta di arco narrativo collaterale, un vero e proprio divertissment che non si aspettava divenisse così popolare tra i lettori.
Perciò, se Marineford è piaciuto così tanto, non ha la più pallida idea di come la prenderanno i lettori quando, finalmente, si arriverà all’ultimo capitolo e al gran finale di One Piece.
Un possibile finale?
Tocca solo avere pazienza e aspettare.
Aspettare un bel po’ di anni…
Voi che dite?
Che vi aspettate dal finale di One Piece?

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