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IL FIORDO DELL’ETERNITA’,KIM LEINE, GUANDA, il libro del cuore della settimana

Creato il 01 marzo 2013 da Atlantidelibri
Groenlândia

Groenlândia (Photo credit: milimetro)

scrive con una ottima prosa, con una impostazione classica,  Kim Leine, catturando l’interesse del lettore dalle prime pagine di questo corposo romanzo di circa 600 pagine, che indaga le profondità dell’animo umano, sospeso tra le altezze divine e gli istinti più bassi. Tra Danimarca e le ampie distese della Groenlandia (dove lo stesso autore ha vissuto per un periodo della sua vita, per quindici anni), il giovane Morten Pedersen percorrerà un sentiero che lo condurrà a confrontarsi con la sua vera natura …
L’incontro con le teorie di Rousseau, che mal si legano alle certezze dogmatiche apprese nella capitale danese, lo condurranno a considerare diversamente la natura dei “selvaggi”" di Groenlandia che avrebbe dovuto convertire al cristianesimo.. Così come la sua anima rischierà di perdersi negli spazi sconfinati dell’isola…

IL FIORDO DELL’ETERNITA’,KIM LEINE, GUANDA

Traduzione di Ingrid Basso

el 1782 Morten Pedersen Falck lascia il suo villaggio norvegese per trasferirsi nella capitale Copenaghen e dedicarsi allo studio della teologia. Pur avviato alla carriera religiosa e alla cura delle anime, il giovane Morten preferisce frequentare i corsi di medicina, affascinato dalle autopsie che si eseguono nelle cantine della facoltà. Si innamora di una ragazza di famiglia borghese, ma nelle bettole di periferia scopre anche un’attrazione ben più ambigua e viscerale mentre, al tempo stesso, un anelito religioso lo spinge, una volta divenuto pastore, a richiedere di essere inviato nella colonia danese in Groenlandia. Gli spazi sconfinati e vergini dell’isola, promessa di libertà e futuro, si trasformano in una prigione claustrofobica e intollerabile. Partito per convertire gli inuit e redimere gli eretici del Fiordo dell’Eternità, a sua volta Morten Falck cade preda del loro incantesimo.
Le certezze dogmatiche ma superficiali della teologia vengono spazzate via da una religiosità primordiale e pagana, promiscua e allucinata. Anche il momentaneo ritorno alla civiltà e alla famiglia, che culmina in un grandioso affresco dell’incendio che distrusse Copenaghen nel 1795, non può nulla contro l’attrazione per il vuoto immenso della Groenlandia. Sullo sfondo del Settecento illuminista e delle grandi rivoluzioni dell’epoca, Il Fiordo dell’Eternità è un romanzo di formazione à rebours, dove la crescita interiore e materiale dei personaggi si converte in un’irreparabile discesa agli inferi, verso gli istinti più bassi dell’uomo, la degradazione fisica e mentale, la follia: un racconto che smentisce il mito moderno della ragione, ma al tempo stesso celebra con grande potenza visionaria l’innocenza perduta dell’uomo.

na storia maestosa… un autentico capolavoro.”
Information
“Un romanzo magnifico. Uno stile insieme vivido e asciutto… Poetico anche nella brutalità di ciò che racconta.”
Berlingske

UN BRANO
“La cabina e la nave sono ancora terra danese, da qui dei fili invisibili corrono verso la Danimarca, e infine alla sua casa d’infanzia. Non se n’è ancora andato. Non del tutto. C’è ancora una catena. Ma quando scenderà a terra allora sarà lontano, allora sarà libero.”

Kim Leine (1961) è uno scrittore danese. Nato in Norvegia, si è trasferito in Danimarca a diciassette anni. Dopo la formazione come infermiere, ha lavorato in Groenlandia per quindici anni. Nel 2004 è tornato in Danimarca e ha consacrato la sua professione di scrittore al racconto della Groenlandia e degli straordinari incontri umani che in quella terra è ancora possibile fare. La sua curiosità l’ha spinto a indagare a fondo, fino al concepimento del romanzo Il fiordo dell’eternità, da tutti riconosciuto come il suo capolavoro. Ha all’attivo tre romanzi, affermatisi in Danimarca con un consenso unanime di pubblico e critica.



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