Il Fiordo di Furore, un piccolo paradiso tra rocce e mare

Creato il 26 giugno 2015 da Vesuviolive

La Campania ha sicuramente tante meraviglie da offrire ai numerosi turisti che ogni anno decidono di trascorrere qualche giorno immersi tra bellezza, incanto e relax. Dopo aver scoperto Palinuro, una delle zone balneari più suggestive e conosciute della regione, ci spostiamo verso la Costiera Amalfitana che è famosa in tutto il mondo per la sua immensa bellezza naturalistica e paesaggistica tanto da essere considerata dall’UNESCO patrimonio dell’umanità.

E’ percorrendo la Costiera Amalfitana che i visitatori possono imbattersi nel meraviglioso comune di Furore e nel suo Fiordo, un piccolo paradiso nascosto tra le montagne.

E’ proprio lì che si può da subito notare il forte ma incantevole contrasto tra la roccia, il verde della vegetazione ed il mare che danno vita ad un panorama disarmante, ad un’atmosfera magica ed unica. Ammirando il Fiordo di Furore sembra che tutta la cittadina, con i suoi vicoli e sentieri che scendono a picco sulla roccia, voglia fare un tuffo in quelle acque.

La meravigliosa insenatura del Fiordo, per secoli appartenente alla Repubblica di Amalfi come porto naturale per i traffici internazionali divenuto poi borgo di pescatori, fu provocata da un torrente denominato Schiato che si è quasi del tutto prosciugato dando vita alla splendida spiaggia che fa da riva alla baia. Sopra quelle splendide acque si erige il ponte della statale amalfitana che durante l’estate in occasione del Marmeeting si trasforma in trampolino da lancio per i campioni di ogni nazionalità che partecipano al Campionato di Tuffi dalle Grandi Altezze.

All’interno del Fiordo di Furore è possibile trovare delle piccole case arroccate, due edifici che venivano utilizzati per alcune produzioni locali, ovvero lo Stendoio e la Calara, ed un Ecomuseo nato per “valorizzare e recuperare alcuni insediamenti preindustriali del XVIII secolo come le cartiere e i mulini che sfruttavano la forza del corso d’acqua dello Schiato nel vallone di Furore per ricavare forza motrice”.

Accanto al Fiordo di Furore si può inoltre trovare il cosiddetto Borgo Marinaro formato solo da alcune casette e da una piccola chiesa.

Insomma, Furore, luogo di amore tra Roberto Rossellini e Anna Magnani, regala a tutti uno spettacolo naturale che almeno una volta nella vita bisognerebbe ammirare perchè, come scrisse il poeta Alfonso Gatto, regala “un’assorta meraviglia dell’essere” che vale la pena vivere.


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