Il genere Hippeastrum, comprende piante originarie delle regioni tropicali dei Caraibi, Messico e Sud America ed appartengono alla famiglia delle Amayllidaceae (o Liliaceae).
I floricolture tendono a chiamare questa pianta bellissima dal superbo fiore, con la sua vecchia denominazione AMARILLIDE anche se ciò è sbagliato in quanto oramai a livello internazionale i botanici hanno classificato questa pianta come Hippeastrum. Il vero Amarillide in realtà è una specie sudafricana.
Gli Hippeastri vivono in vari habitat, dalla foresta umida atlantica agli altipiani andini, dai litorali sabbiosi ad aree subdesertiche.
Il colore predominante è il rosso, ma gli ibridi presentano una vasta gamma di sfumature. Alcune specie sono profumate, gli ibridi non lo sono mai.
L’Hippeastrum è consigliato come pianta d’appartamento. Ha bulbi grandi e raggiunge un’altezza che va da 50 a 80 cm. I fiori, rossi con la base bianca, sono lunghi 12-15 cm e sbocciano a coppie. . La fioritura dura più di 10 giorni.
Possono essere esposti anche in peno sole, ma vivono bene anche a mezz’ombra. Una cosa bisogna evitare assolutamente: le correnti d’aria. Avvizziscono il fiore molto presto.
Quando sono fioriti si possono annaffiare ogni due o tre giorni, quando il fiore è sparito (va tolto), l’annaffiatura deve essere sufficientemente rara, ogni 15-20 giorni per evitare marcescenze.
Come concime si possono usare quelli liquidi per piante d’appartamento, seguendo le istruzioni: indicativamente uno o due misurini per litro d’acqua.
Ce ne sono di vari e bellissimi: per esempio
HIPPEASTRUM VITTATUM
L’Hippeastrum vittatum è uno splendido esemplare di questo genere con fiori molto grandi e larghi fino a 15 cm di colore bianco striati di rosso.
HIPPEASTRUM APHRODITE
La dimensione del fiore e l’altezza gambo sono gli stessi della grande fioritura Amaryllis, tranne che producono un fiore “doppio.
CURIOSITA‘
Il nome del genere “Hippeastrum” deriva dal greco e significa “Stella del cavaliere”. Non si sa con certezza da cosa derivi questo curioso nome. La prima identificazione di questa pianta fu fatta Linneo che chiamò il primo Hippeastrum da lui classificato Amaryllis equestris e non si sa per quale motivo abbia associato il nome “equestris” alla pianta. Nel Curtis’s Botanical Magazine del 1795 viene fornita una spiegazione: sembra che all’inizio della fioritura se osservati attentamente ricordano le orecchie di un cavallo, quindi il fiore avrebbe ricordato a Linneo la testa di un cavallo, da qui il nome.
Alcuni anni dopo però William Dean Herbert, un botanico studioso della famiglia delle Amaryllidaceae del 1800, si rese conto che la pianta classificata da Linneo come Amaryllis in realtà non aveva nulla a che vedere con quel tipo di piante e così coniò un nuovo genere e per mantenere il nome dato da Linneo (Amaryllis equestris) chiamò il genere Hippeastrum, ”stella del cavaliere”.