Margherita comune è il nome volgare del Leucanthemum vulgare, pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Asteracee, che comprende anche la lattuga, il tarassaco, la calendula e la camomilla.Le foglie, di medie dimensioni, sono di forma lanceolata (simile ad una lancia) e disposte in modo alterno lungo lo stelo. Il fusto è eretto, gracile e flessuoso e può raggiungere un'altezza di circa 50 cm.
Pochi sanno che quello che comunemente viene chiamato fiore, è in realtà un'infiorescenza a capolino dove, la parte centrale gialla, è costituita dai fiori tubulosi veri e propri riuniti appunto nel capolino. Quelli che erroneamente vengono definiti petali, sono in realtà brattee fogliari modificate che hanno due funzioni: proteggere i fiori del capolino e attrarre gli insetti impollinatori. La riproduzione che questa pianta utilizza è infatti di tipo entomogamo, affidata quindi agli insetti. Le margherite tendono a chiudersi nelle giornate piovigginose e i loro fiori sono molto decorativi, ma poco profumati. I frutti si presentano come degli acheni di forma ovale, bislunghi, di colore nero e striati di bianco. In genere la margherita fiorisce da marzo indicando così l'inizio della primavera fino ad autunno inoltrato nelle zone più temperate. Non ha particolari esigenze per crescere bene e per questo viene considerata di facile coltivazione. La margherita però non è immune agli attacchi di parassiti, quali gli afidi, le chiocciole o i ragnetti rossi che provocano ingenti danni all’apparato fogliare e ai germogli.Come abbiamo già detto, la margherita è un fiore che annuncia e simboleggia la primavera. Nel linguaggio dei fiori evoca candore, innocenza, grazia. Le sue presunte qualità profetiche in amore le vennero attribuite fin dal Medioevo, quando le dame concedevano al cavaliere di ornare il proprio scudo con due margherite, dopo aver dichiarato il loro amore.