Ieri, digitando un sms sul cellulare scopro che le parole paura e scusa si possono alternare con il T9.
E poi mi rendo conto che con il vento le nuvole scorrono veloci senza mutare forma più di tanto . Al cinema , dopo una buona ora di film provo freddo. Ho solo una T schirt con le maniche lunghe, i sandali e i pantaloncini. Ricordo spesso il momento dell'estate in cui per la prima volta provo freddo. E può essere in motorino in una galleria, nel centro storico del mio paese una sera di aria , magari a qualche spettacolo, come è avvenuto oggi. Quando si sente freddo, può sembrare banale e sicuramente lo è, l'estate comincia a finire. E ci si chiede cosa ci rimanga di queste sere lunghe e dolci, passate a inseguire un sorriso o una melodia, un assolo o un silenzio. In questa estate che apre il cammino agli anni dieci, non ho mai visto una lucciola, non sono stato al sole per più di un 'ora e mezzo, non ho potuto seguire come altri anni il famoso festival teatrale e l'altrettanto importante rassegna di jazz. Un'estate di pensieri, parole opere e omissioni . Un'estate che non mi ha visto amare nessuno, isola verde, torre di pietra, pietra che non si scioglie.