Marco Tornaghi
Marco Tornaghi è nato a Vimercate (MB) nel dicembre del 1976.
Laureato in Urbanistica, lavora nella pubblica amministrazione in qualità di esperto in materia di edilizia e urbanistica. Vive in provincia di Lecco, è sposato e ha una figlia.
Una delle sue grandi passioni è la scrittura, “Il frutto amaro” è la sua prima pubblicazione.
Autore: Marco Tornaghi
Serie: //
Edito da: Edizioni Eracle
Prezzo: 16,00 €
Genere: Romanzo, Narrativa
Pagine: 246 p.
Voto:
Trama: “Il frutto amaro” è un romanzo drammatico che parla di amore, solitudine e tristezza, ma non solo. La vicenda si svolge a Everett, una cittadina nello stato di Washington negli Stati Uniti. Il protagonista è Andrea, un ragazzo di ventisette anni abbandonato dai genitori e cresciuto con lo zio Charles. Ha gli occhi azzurri e i capelli biondi e lunghi. È molto appassionato di musica rock, grunge in particolare e per il suo carattere e il suo aspetto ricorda molto il leader dei Nirvana, Kurt Cobain, scomparso nel 1994 all’età di ventisette anni.
Di giorno lavora malvolentieri in un laboratorio di analisi e la sera si esibisce sul palco del Rocket Ron, un locale della città dove si fa musica dal vivo. È molto solo, non ha veri amici, frequenta solo i componenti della sua band, i The Burst e un barbone di nome Lance. I suoi giorni scorrono tutti uguali fino a quando non incontra Luna che gli cambia definitivamente la vita. Luna, una donna misteriosa conosciuta “per caso” una sera, gli farà assaporare all’inizio, per la prima volta, il piacere della vita e poi lo farà sprofondare nella disperazione più totale da cui non sarà più in grado di risollevarsi.
Recensione
di CriCra
You never appreciate what you have until it’s gone – Kurt Cobain
(non apprezzi ciò che hai, finché non è passato)
Il frutto amaro è il libro con il quale Marco Tornaghi esordisce nel campo letterario e, per la serietà e drammaticità dei temi trattati, direi che il titolo è stato pienamente centrato, come se l’autore avesse voluto nascondere dietro un semplice gioco di parole una storia cruda nella sua ipotetica verità.
Il protagonista di questa storia è Andrea Parello, un ventisettenne aitante, dai tratti somatici delicati, il classico ragazzo bello e dannato, che l’autore stesso paragona alla figura del compianto Kurt Cobain, leader dei gruppo musicale dei Nirvana. Andrea fin da subito si svela essere un ragazzo dal passato difficile, che ha dentro il suo animo una profonda sofferenza che esterna prima di tutto verso se stesso e poi verso gli altri, non riuscendo a trovare quasi mai un filo comune, un minimo approfondito contatto che possa collegarlo alla società che lo circonda, tranne che sporadicamente e in maniera superficiale per il tempo passato sul luogo di lavoro.
Si chiedeva per quale motivo pareva che le persone che aveva intorno,
non potessero fare a meno degli amici e di passare il tempo in compagnia,
quando erano le ultime cose che lui desiderava, consapevole che
questa sua particolarità si avvicinava all’egoismo.
Unica ancora di salvezza da questo suo mondo di estraneità sembra essere la passione per la musica. Grande estimatore d
Man mano che la storia si snoda, l’autore riesce a farci conoscere Andrea sotto più aspetti. Particolare è il suo lato filosofico e malinconico, che nessuno conosce, o che abbia mai voluto svelare, fino al momento in cui una sera, dopo aver suonato nel loro pub preferito, il Rocket Ron, conosce una splendida donna, Luna, verso la quale si sente subito attratto e che rischiara il grigiore che finora aveva caratterizzato la sua vita, confidandosi con lei a cuore aperto come mai era stato in grado di fare verso qualcun altro.
Le stelle mi fanno capire quanto sono piccolo in confronto all’immensità dell’universo
Guardarle mi fa rilassare e mi fa ritrovare un poco me stesso,
mi fanno tranquillizzare e capire che Dio esiste.
Mi fanno intuire che c’è speranza, c’è un qualcuno sopra di noi,
che sorride e non ci è indifferente come tutte le persone.
Luna, una donna misteriosa e più grande di età rispetto a lui, riesce a far breccia nel cuore di Andrea dando vita a sentimenti veri e intensi per entrambi, tanto da farli apparire come una coppia di giovani ragazzini innamorati di fronte alla loro prima esperienza d’amore, ma che inevitabilmente li conduce verso prime schermaglie e dolori che ogni coppia prova durante la propria unione, rese maggiormente gravi e insuperabili quando assurde verità vengono scoperte dopo essere state nascoste spudoratamente.
È un libro cupo, dai tratti drammatici e dai ricercati silenzi, dove la solitudine, l’apatia e inimmaginabili realtà regnano incontrastate nell’animo tormentato dei protagonisti, come nel caso di Andrea che sembra aver accettato la sua vita quotidiana solo per forza d’inerzia, accettando di malavoglia il passare del tempo solo come un dato di fatto.
L’esistenza mi angoscia, ciò che mi fa andare avanti è l’abitudine ad una vita
a cui sono rassegnato
La descrizione ambientale è presente in maniera precisa ed esaustiva, facendoci conoscere la particolarità dei locali “a tutto rock” che il protagonista frequenta e predilige, e la stessa cosa vale per i luoghi e le strade che sottintendono uno studio approfondito da parte dell’autore. Sotto diversi aspetti la dialettica usata appare soddisfacente, ma ogni tanto si incappa nella presenza di qualche errore grammaticale e di coniugazione verbale che spezza fastidiosamente il ritmo del racconto.
Volendo dare un parere del tutto personale poi, in questi tempi in cui non si sente parlare d’altro che dei problemi in campo economico, e con l’avvento su internet dei libri in formato ebook, mi è sembrata una mossa un po’ azzardata mettere in vendita questo libro d’esordio alla somma di 16 euro. Una decisione che a molti potrebbe apparire un po’ pretenziosa, tanto da danneggiare il libro e la sua diffusione.
In conclusione voglio fare i complimenti all’autore che è riuscito a dare vita ad una storia drammatica, controversa e agghiacciante se fosse veritiera. È riuscito a renderla interessante man mano che essa si srotolava attraverso le sue vicende lasciando minimi e piccoli dettagli durante il percorso, in modo da arrivare alla comprensione totale solo verso il suo epilogo.
Questa lettura sembra lasciare un grande insegnamento, che potremmo prendere come monito: nella vita è davvero difficile, a volte, riuscire a trovare un motivo per vivere un giorno in più. La grande sfida consiste proprio nel riuscire a trovarlo. Grazie Marco!