Il Ftse Mib guadagna cinque punti percentuali
Rimbalza il comparto bancario, ma occorre rimarcare anche i guadagni di Poste, Mediolanum, Anima, Cnh Ind., Exor e Buzzi Unicem.
Tutto come previsto, la volatilità rimarrà alta ancora per un certo periodo, soprattutto sulla Borsa milanese, non può essere altrimenti, ci vuole tempo prima che l’IVI (l’indice della volatilità sul nostro indice principale) rientri fra i ranghi.
Sul comparto bancario sono arrivate le ricoperture, ed anche questo era del tutto evidente, come avevamo scritto ieri, infatti, il settore rimane tutt’ora sottovalutato.
Il guadagno del Ftse Mib (+5,03%) è stato in linea con le perdite dei giorni scorsi, per cui non deve stupire, ma ricordiamoci che era accaduto qualcosa di simile il 21 gennaio, quindi occorrerà fare attenzione alle ultime due sedute della settimana per capire se ci troviamo in presenza di un’inversione di trend o meno.
Oggi e domani parlerà Janet Yellen e le attese sono per un discorso “distensivo”, la Presidentessa della Fed non ha alternative, deve aumentare i tassi ma … slowly, very slowly.
Gli errori del passato non devono ripetersi, il Quantitative easing statunitense è stata un’operazione sconsiderata sia per quanto riguarda l’importo che soprattutto per l’eccessiva durata ed ora va riassorbito, ma i danni fatti impongono una necessaria ed assoluta gradualità.
La Yellen dovrà ribadirlo davanti a Camera e Senato e soprattutto dovrà risultare credibile.
Attualmente gli indici americani sono positivi, a guadagnare è soprattutto l’indice tecnologico Nasdaq.
Tornando al nostro Ftse Mib da segnalare oltre alle Banche il buon rimbalzo di Poste Italiane (+9,38%) che nelle ultime sedute era stato parecchio bastonato dal mercato.
Sul fondo ancora Saipem (-1,34%) che al fixing fa segnare proprio il prezzo di conversione dei diritti, è una situazione che ha dell’incredibile.
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro