In particolare, sarebbero i Paesi che si affacciano sul mediterraneo quelli ad avere le premesse più promettenti in termini di rinnovabili ed efficienza energetica. A cominciare dalla Croazia, dove si stanno moltiplicando gli effetti positivi dell’adozione di soluzioni energetiche pulite in alberghi, campeggi, scuole e fattorie su costa, isole e terraferma. Arrivare 100% di rinnovabili significherebbe creare migliaia di nuovi posti di lavoro aiutando il Paese a risparmiare dai 4 ai 5 miliardi di euro l’anno.
Anche in Grecia, nonostante il difficile momento economico, secondo esperti di Greenpeace è ancora possibile ridurre il costo dell’energia elettrica. Mettendo in atto le misure di efficienza energetica e il piano di solarizzazione suggerito da Greenpeace, i greci potrebbero risparmiare miliardi di euro e creare migliaia di nuovi posti di lavoro ogni anno.
Dalla Grecia alla Spagna, dove la sola conversione radicale all’energia pulita dell’arcipelago delle Canarie, da qui al 2050, garantirebbe il risparmio di 42 miliardi di euro a fronte di un investimento di soli 20.
Infine, l’Italia. La ricerca di Greenpeace si è focalizzata in particolare sulle isole minori come Lampedusa, Pantelleria, Favignana e Tremiti. Realtà considerate veri e propri paradisi dai turisti, ma dove l’alimentazione energetica continua ad avvenire principalmente attraverso generatori diesel.
Lo studio illustra in modo preciso come rinnovabili ed efficienza energetica permetterebbero a queste isole di affrancarsi completamente dalle fonti fossili.
[foto da mondolavoro.it]