Il futuro della Nazionale? Tavecchio ci dà un indizio…

Il presidente della FIGC Carlo Tavecchio svela quello che potrà essere il futuro della Nazionale italiana di calcio, ammettendo che:”Nel 2014 abbiamo fatto un contratto biennale con Antonio Conte, si sapeva che aveva validità di due anni. Abbiamo stipulato un accordo quadriennale con la Puma sperando che restasse, ma sapevo che la scadenza era vicina e che l’impegno assunto era biennale. Noi abbiamo rispettato gli standard Fifa, Conte ha richiesto legittimamente anche di più, l’Europeo è un campionato difficilissimo. Credo senta il bisogno naturale di sentire il profumo del campo, dello spogliatoio, della quotidianità: è questo che lo ha fatto passare ad una grande società.“.

Successivamente ha ammesso che la scuola federale degli allenatore è sempre stata produttiva e vincente, e di fatto ci conduce dritti dritti alla soluzione di questa annoverosa questione: il prossimo selezionatore della nazionale sarà, con tutta probabilità, Luigi di Biagio. Magari sarà bravo nel portare giovani calciatori italiani, che giocano in Under21, in Nazionale Maggiore e magari occuparsi del tanto agognato “ricambio generazionale”.

Lasciamo scritto “con tutta probabilità” semplicemente per il fatto che al momento tutte le strade portano all’ex-Roma, ma andiamo ad esaminarle nel dettaglio. Capello, Donadoni, Ventura, sono le candidature attualmente più accreditate. Il tecnico friulano, attualmente commentatore su FoxSport, accetterebbe la destinazione, ma non è ben visto dalla federazione sia per età ma anche per i problemi avuti con la federazione russa che lo hanno portato al licenziamento. Di contro il tecnico bergamasco ha lasciato un ottimo ricordo, dopo l’ottima performance agli Europei 2008, e lo stesso sarebbe molto felice di ritornare ad allenare l’Italia, anche se è frenato dal recente gentlemen-agreement con Saputo, il quale gli ha promesso un’importante campagna di rafforzamento nella prossima sessione oltre che un rinnovo del contratto dopo l’ottima stagione col Bologna. Ultimo, ma non per importanza, l’attuale allenatore del Torino: situazione delicata ma che l’ha reso primo vero sostituto di Conte. Attualmente ai margini della società e ripudiato dai tifosi, sicuramente a fine stagione se ne andrà dai granata e sarà libero di accasarsi ovunque, e, a nostro avviso, sarebbe un giusto riconoscimento per un ottimo allenatore con una grande carriera alle spalle.

Di Biagio, quindi, è il primo nome sulla lista dei dirigenti federali, sulla scia di Joachim Low, attuale ct della Germania. Prima vice di Klinsmann e con una modestissima carriera da giocatore e da allenatore, ha saputo continuare con il lavoro del precedente allenatore ed ha acquisito sempre più potere all’interno della federazione tedesca e addirittura incarichi importanti di supervisione su tutte le nazionali giovanili e dei centri federali. Che Tavecchio non stia mirando al modello tedesco?