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Il futuro di tessera in poche parole: seconda pista si’, stadio no, quadrante ni

Creato il 08 febbraio 2014 da Golemino

Torna sotto i riflettori il Quadrante di Tessera con i soliti problemi annessi e connessi.

21.01.2014 Certo, a volte, noi cittadini facciamo tutto facile mentre gli equilibri politici ed economici sono un po’ più complessi: un insieme di dichiarazioni e silenzi, di attacchi diretti e giri di parole.

Sulla questione dello sviluppo dell’Aeroporto e di Tessera City sembra proprio lo facciano apposta ad ingarbugliare le cose, complicarle, mescolare le carte per confonderci finché ci stufiamo di seguirli e ce la fanno sotto il naso…

Con il Quadrante di Tessera, però, la posta in gioco è troppo alta. Non possiamo distrarci e lasciarci imbrogliare perché si parla dello sviluppo del nostro territorio.

Non possiamo chiudere gli occhi su questo interminabile (e noiosissimo) walzer che da anni vede in pista il Sindaco Giorgio Orsoni e Enrico Marchi, Presidente di Save, società che ha in gestione l’aeroporto Marco Polo di Tessera.

Così, vi informo che il 2014 si apre con l’ennesima scaramuccia tra i due. Controversia che però rimette in discussione tutto: Marchi dichiara di ritirarsi dal “progetto quadrante”, lancia pesanti accuse al Sindaco e va avanti con il piano della seconda pista, e l’Avvocato Orsoni…non vuole fare polemica.

Poche prudenti dichiarazioni per il Sindaco che non vuole mettere altra carne al fuoco. Forse è stato preso in contropiede, magari sta ancora elaborando una strategia, probabilmente non vuole esporsi al momento…

Tutte ipotesi, ma intanto un soggetto privato sta decidendo il nostro futuro.

Di conseguenza: la realizzazione della seconda pista è certa. Che sia costruita in zone a rischio idrogeologico, sopra la barena, sopra le case oppure a ridosso dell’area archeologica di Altino, l’aeroporto avrà la sua nuova distesa di cemento. I tifosi del Venezia continueranno ad andare allo Stadio di Sant’Elena e sul Quadrante bisognerà di nuovo mettere le mani…

Adesso la patata bollente torna nelle mani del Sindaco. Intanto restiamo con il fiato sospeso, come quando guardiamo un film e nel momento clou ci mandano la pubblicità.



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