Il futuro è così splendente che servono gli occhiali da sole

Da Stefanod
Oggi pomeriggio è arrivata la comunicazione che una mia collega dal primo gennaio cambierà azienda per assumere un ruolo a livello di quadro/middle management. Mentre le facevo le congratulazioni non ho potuto fare a meno di guardare il suo pancione e pensare che ad inizio febbraio avrà il secondo figlio e che quindi sarà nella nuova posizione per solo un mese prima di stare a casa "sino ad almeno dopo l'estate..." (ndr: parole sue).
Ha fatto i colloqui durante le scorse settimane. Chi l'ha assunta non solo sapeva che lei era incinta, ma si è anche accollato l'onere di aggiungere la differenza rispetto a quanto dà lo stato svedese durante il congedo parentale per garantirle il 90% dello stipendio nominale.
Tornato nel mio ufficio ho guardato fuori dalla finestra. Alle 15:30 buio pesto. Poi ho pensato alla mia collega, ho guardato la foto di Sofia ed Eleonora, ed ho pensato che qui le aspetta un futuro radioso pieno di opportunità.
Poi chissà, come io ho avuto molto supporto dalla famiglia nel momento in cui ho scelto di venire qui, magari loro decideranno di andare da tutt'altra parte del mondo, ed il mio compito di genitore sarà quello di aiutarle e sostenerle nelle loro scelte.

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