Dopo l’uscita dai playoff per mano dei Thunder, i Los Angeles Lakers pensano al futuro con poche certezze e tanti dubbi. La prima stagione dell’era post-Jackson si chiude al secondo turno della post season contro una squadra, Oklahoma City, sicuramente più fresca fisicamente e con tre stelle capaci di sognare le finali Nba.Pper quanto riguarda i gialloviola il solo Kobe Bryant è stato capace di tirare avanti la baracca con super prestazioni che però non sono servite a nulla.
Potrebbe essere questo il punto su cui rifondare la squadra, ossia la stella di casa Kobe che nonostante i quasi 34 anni ha dimostrato di essere ancora il numero uno nel pianeta basket, che ha ancora due anni di contratto con i californiani e che subito dopo l’eliminazione ha dichiarato al mondo intero di crederci ancora chiedendo alla società cambiamenti importanti per tentare di nuovo l’assalto all’anello. Altro pilastro su cui contare è senz’altro il centro Andrew Bynum che quest’anno ha avuto la definitiva consacrazione, con prestazioni convincenti e in alcuni casi è apparso anche dominante, come in gara uno contro i Nuggets quando con 10 stoppate (record nei playoff) ha dimostrato a tutti il suo immenso potenziale. Ecco queste sono le certezze gialloviola.
Il resto della truppa californiana è un insieme di giocatori dal futuro incerto, o comunque, nel caso di alcuni, difficili anche da piazzare sul mercato (vedi Metta World Peace). Prendiamo come esempio Pau Gasol: lo spagnolo rimane uno dei lunghi più dotati tecnicamente della Lega, ma un po’ per l’età avanzata, un po’ per le sue difficoltà ad accettare il ruolo di terza stella ha sofferto molto nell’arco della stagione. Inoltre ci mettiamo anche il fatto di non essere stato per nulla decisivo nei momenti che contano, nonostante la sua lunga esperienza. Si è notato nell’arco della stagione anche una certa difficoltà a giocare al fianco di Bynum, i due infatti non hanno mai raggiunto quell’intesa che avrebbe potuto far fare ai californiani un passo in avanti fondamentale per le sorti della stagione.
Probabilmente lo spagnolo potrebbe essere la chiave che i Lakers si possono giocare sul mercato, anche perché si libererebbero di un ingaggio pesantissimo, per poi avere quella liquidità da spendere per nuovi elementi. I tifosi pretendono grandi nomi per la loro squadra: uno su tutti è quello di Dwight Howard, accostato ai Lakers per tutta la stagione ma mai preso. Potrebbe essere lui l’uomo capace di risollevare le sorti dei californiani. Dunque a Los Angeles, sponda Lakers, si prospetta un estate calda, in cui bisognerà avere una strategia di mercato molto attenta, non tralasciando nessun particolare, ripartendo dalla voglia di vincere dell’uomo simbolo della squadra Kobe Bryant.