Il futuro prossimo dell’editoria

Creato il 13 dicembre 2011 da Sulromanzo

Si è da poco conclusa la terza edizione di Librinnovando, fiera dell’editoria “futuribile” nata dall’idea di sei professionisti dell’editoria digitale svoltasi a Milano venerdì 25 novembre 2011, e questa non vuole essere di certo una pagina rivolta alla promozione dell’evento per tempi e perché altro è il nostro obiettivo. Uno fra tutti sottolineare il successo di pubblico tra addetti ai lavori e non a conferma di quanta necessità ci sia di informazioni relative all’editoria digitale e alle nuove formule promozionali per i prodotti editoriali, o anche semplice curiosità. Ancora il desiderio di riflettere, insieme a voi, su quello che potrebbe essere il futuro prossimo del libro, un futuro che “visto da qui” sembra incredibilmente vicino. Ne parlo con sincero interesse e discreta curiosità, non nascondendo la mia difficoltà ad immaginare un libro che non sia fatto di carta, del suo profumo, del piacere di sfogliarne le pagine prendendo appunti e sottolineando a mio piacimento e con la consapevolezza, oggi rafforzata, che molto è già cambiato se “in meno di dieci anni anche i canali di promozione del libro sono aumentati in misura imprevedibile (e-commerce, piattaforme di distribuzione on line, GDO, social network) e che oggi in casa editrice l’iniziale sperimentazione nell’uso di nuovi strumenti per marketing editoriale ha portato a rimodellare su nuovi parametri il rapporto con l’autore, con il lettore e con gli altri attori del mondo editoriale, spesso ridisegnando anche i ruoli professionali”.

La prima considerazione è che l’invenzione della stampa ha già sulle spalle almeno cinquecento anni di storia, anni in cui i cambiamenti sono stati assolutamente lenti e abbastanza relativi, mentre nell’ultimo decennio si è trovata a fare i conti con l’avvento della rete che ha dettato tempi di trasformazione rapidi e radicali, rispetto ai quali chi della stampa ne stabilisce le sorti si è trovato spesso impreparato. Altra è la condizione dei  blogger che, sempre a stretto contatto con gli scrittori e gli umori dei lettori, questi cambiamenti hanno dovuto da subito affrontarli in prima persona.

Chi ha preso parte alla giornata del 25 novembre ha potuto partecipare ad un workshop su ePub ed editoria digitale che si sposa con l’idea stessa della necessità di una dimostrazione pratica che fa capo a Librinnovando e di molto esercizio che deve fare seguito alla fiera. Si è lavorato sugli aggiornamenti relativi all’ePub 3, evoluzione dell’ePub (abbreviazione di electronic publication, "pubblicazione elettronica”): uno standard aperto specifico per la pubblicazione di libri digitali (eBook) e basato sul programma XML. A partire da settembre 2007 è lo standard ufficiale dell'International Digital Publishing Forum (IDPF)  – un organismo internazionale no-profit al quale collaborano università, centri di ricerca e società che lavorano in ambito sia informatico che editoriale –.

Per chi, come me, sino a non troppo tempo fa sapeva ben poco dell’ePub immaginate la sorpresa nell’apprendere che, benché ancora giovane, ne esista già una evoluzione che si sta affermando come standard più apprezzato e diffuso nei moderni lettori di eBook. Se, ancora, il concetto di libro e di lettura per voi sono associati all’idea di acquisto dal libraio di fiducia per regalo o scopo personale quale deliziarsi nella lettura durante un viaggio in treno, un percorso in metro, la sera seduti sulla vostra poltrona preferita probabilmente è il momento di svegliarsi e cominciare a riflettere su concetti di interattività, multimedialità, ipertestualità, condivisione che stanno portando alla definizione di oggetti editoriali molto diversi da quello che è il tradizionale libro cartaceo, sfruttando le piattaforme mobili come una nuova opportunità. Il libro è, sino ad oggi, lo strumento principale del mestiere dell’insegnante e della classica lezione frontale; pare che anche in questo caso il cartaceo abbia le ore contate e che si possa tornare ad interagire con nuove generazioni tecnologicamente più evolute attraverso l’Ipad, nuovo strumento per la didattica che  apporterà dei cambiamenti nella formazione attraverso l’utilizzo dei contenuti digitali e dei nuovi supporti di lettura, specie nella risoluzione di problemi legati al disturbo dell’attenzione (DSA) di cui sempre più giovani che siedono tra i banchi cominciano a soffrire. Inevitabili le conseguenze sul mercato del lavoro dall’editoria scolastica a quella universitaria, senza dimenticare che tra i mestieri del futuro ci saranno esperti di diritto per prestiti on line e studiosi di nuove formule del diritto d’autore, si dirà definitivamente addio al buon vecchio correttore di bozze messo in soffitta insieme all’editor, ma serviranno nuovi esperti di marketing editoriale per nuove formule promozionali… insomma: un futuro affascinante se non ci si lascia spaventare.

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