Dopo quella industriale (1800-1950), questa è l'epoca della Information technology (I.T.) che si protrarrà fino al 2020, quando avverrà l'esplosione delle tecnologie biotecnologiche e nanotecnologiche. La massima espansione dell'uso dei nuovi ritrovati coinciderà con l'avvio dell'"età virtuale", dal 2020 in avanti, e con la robotizzazione di tutte le attività umane [pag. 13]. Ogni cosa sarà mediata dalla I.T., fino a culminare nell'intersezione tra naturale ed artificiale (wearable/implantable electronics). Questo cross over consentirà entro il 2030 ad un singolo computer di avere capacità di elaborazione superiore a quella di una città piena di cervelli umani. [Pag. 19]
Il nuovo scenario porrà ulteriori problemi anche in termini di legge: la protezione dei dati personali sarà minacciata da micro/nano-sensori ubiqui. Dilagheranno i crimini cibernetici. Diventerà cruciale la salvaguardia degli impianti elettronici nel corpo umano. Occorrerà fronteggiare l’incontrollabile auto-replicazione dei nanorobot. [Pagg. 30 e 31]
Le nano-tecnologie consentiranno a granelli di smart dust delle dimensioni di 1mm cubo o meno, di operare come sciami di sensori (vedi Swarm theory, n.d.a.) fluttuanti nelle correnti d'aria [pag 41] o di funzionare come polvere esplosiva in grado di raggiungere obiettivi strategici apparentemente inaccessibili.
Un altro fronte della guerra futura è quello dell'emissione di radio frequenze (RF) come arma contro la persona (attraverso il riscaldamento, gli effetti di superficie e l'interazione con l’encefalo in modalità di bassa frequenza [pag. 49]. Le microonde a bassa potenza causano abbassamento delle performances comportamentali, massiccia alterazione delle funzioni cerebrali, incremento letale del flusso sanguigno. [Pag. 50]
La nano-tecnologia può essere usata in molteplici occasioni e con i più vari scopi, dalla guerra batteriologica anti-uomo a quella geneticamente mirata, fino alla funzione anti-flora/fauna e alla bio-pirateria. [Pag. 51]
Le nuove armi finora descritte sono apparentemente "legali" [pag. 55] e la loro caratteristica più innovativa ed efficiente è l'ubiquità: microonde, smart dust ed armi acustiche possono, infatti, eludere le barriere fisiche che finora ostacolavano l'azione militare. [Pag. 65]
Nel contesto di questo nuovo scenario ibrido naturale-artificiale, l'essere umano appare inutilmente ingombrante, vulnerabile, lento sia sotto il profilo fisico sia cognitivo; insomma ha un valore aggiunto rapidamente decrescente. [Pag. 66] Al contrario i robot stanno dimostrando di aver superato le capacità umane in tutti gli ambiti di applicazione: sono più reattivi, più letali, più efficaci e necessitano di minore logistica. Inoltre i micro-robot possono sfruttare animali e piante come piattaforme d'azione o addirittura usarli come depositi di munizioni. [Pag 73]
Anche il nucleare, impiegato in maniera non convenzionale, sarà parte integrante della guerra del futuro, ad esempio come contenuto di una nave da affondare al largo e poi far esplodere per provocare maremoti e spuma radioattiva. (sic) [Pag. 82]
Allo stesso modo si possono rovinare carriere: si potrà condurre una vera e propria guerra psicologica [Pag. 93], magari come accompagnamento ad un attacco batteriologico diffuso attraverso l'importazione di cibo, medicinali o vestiti. [Pag 98]
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