Il gatto del rabbino parlerà anche sul grande schermo!

Creato il 19 aprile 2011 da Pagu
Il gatto del rabbino, titolo originale "Le chat du rabbin", è forse l'opera più famosa di Joann Sfar, fumettista francese che, proprio con questo fumetto, ha raggiunto il successo mondiale. La storia, che si svolge in Algeria, narra le vicende del gatto di un rabbino che, dopo aver mangiato un pappagallo, acquista la parola. Da quel momento in poi inizieranno "le sofferenze" del povero rabbino costretto a sopportare le assurde richieste del gatto. L'animale, infatti, pretenderà di celebrare il proprio Bar Mitzvah, la cerimonia ebraica che conferisce ai ragazzi la responsabilità etica e morale delle proprie azioni inserendoli nel mondo degli adulti, e chiederà al rabbino di insegnargli la Torah e di fare di lui un buon ebreo. Le leggi, le regole e le usanze ebraiche, viste dagli occhi del gatto, appaiono però così rigide e, a volte, così contorte da risultare assurde per un'anima libera come quella del felino. L'espediente del gatto parlante serve a Sfar proprio per fornire un punto di vista diverso, libero, disincantato sulle tradizioni ebraiche e sulla vita degli uomini in generale. L'autore francese dimostra di saper gestire questo stratagemma con molta ironia e perspicacia. Ironia e perspicacia che speriamo di ritrovare nel film in uscita nelle sale francesi il primo giugno 2011.
Dalle prime immagini che si trovano sulla rete (qui sotto potete vedere il trailer) il film sembra prendere spunto, soprattutto, dal primo e dall'ultimo volume dell'opera di Sfar; in tutto i volumi sono cinque. Il primo è quello in cui il gatto acquista la parola e vuole celebrare il Bar Mitzvah, l'ultimo descrive il viaggio che il rabbino, accompagnato dall'inseparabile gatto, da un giovane russo capitato ad Algeri per errore e da un nobile russo decaduto che si è trasferito lì dopo la caduta dello Tzar, compie per trovare una leggendaria città nel cuore dell'Africa nella quale, si dice, abitino la popolazione ebraica più antica del mondo.
Dalle stesse immagini pare che al film sia stata data un'impostazione un po' troppo infantile, o meglio che, nonostante il cinismo e il materialismo del gatto siano stati mantenuti inalterati, alcune battute sono esattamente quelle del fumetto, lo stile dei disegni e certe espressioni appaiono realizzate affinché il film possa essere adatto ad un pubblico di bambini. Come dicevo, le immagini sono poche ed è ancora troppo presto per dare giudizi così netti, quindi aspetterò di averlo visto per decidere se la realizzazione di questo ennesimo film tratto da un fumetto è riuscita o no.
Le Chat du Rabbin - Bande annonce Vidéo UGCDistribution sélectionnée dans Cinéma

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