Pinocchio, cadendo dalle nuvole, perchè non sapeva bene di cosa stessero parlando, disse: forse si, in effetti è da una vita che la gente tenta di fregarmi. Forse avete ragione voi.
Il gatto e la volpe: Guarda che di noi ti puoi fidare. Siamo forti, potenti e sappiamo cosa dire e quando. Mettiti nelle nostre mani. Non ti vorrai far fregare di nuovo? – E così dicendole, le mostrarono i muscoli e le mascelle serrate.
Pinocchio, smarrito, si grattò la testa e nella sua tetra solitudine non trovò niente e nessuno da salvare. Strinse la mano al gatto e alla volpe, nominadoli nuovi suoi amici. Dopo tutto, per lei, era il male minore.
Il gatto e la volpe sorrisero, soddisfatte.
Pinocchio, restò serio. Non sapeva se aveva motivo di essere sorridente e fiero di quel che aveva fatto ma era una vita che le cose andavano così, per cui, dopo qualche secondo, sorrise a sua volta. E poi, pensò, sorridere qualche volta fa bene alla salute.
Qualche giorno dopo la ruota girò, di nuovo, veloce e ticchettante, segnando un numero nuovo sul tabellone. Quella volta però, quel numero, non era stato acquistato da nessuno.
MaLo