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Il gelso nero, un gradevole toccasana per la nostra salute

Da Gianni

Il gelso nero, un gradevole toccasana per la nostra salute
Il genere Morus appartiene alla famiglia delle Moraceae ed è originario dell’Oriente da dove in seguito è stato  introdotto e naturalizzato in tutto il mediterraneo. Le specie più famose sono il gelso bianco (Morus alba) e il gelso nero (Morus nigra) e hanno storie decisamente separate, dato che il primo proviene dalla Cina ed era coltivato come nutrimento del baco da seta, mentre il secondo è da sempre considerato un albero da frutto, legato alle tradizioni della cucina mediterranea. Oggi parliamo del gelso nero che può essere superficialmente confuso con il gelso bianco ma è più robusto, ha foglia più grande a forma di cuore e pelosa in entrambi i lati (glabra invece per il bianco), arriva a circa 15 metri di altezza, presenta il tronco e i rami più grossi, resiste meglio al freddo e può essere coltivato ad altezze che arrivano oltre 1000 metri. I frutti hanno un sapore decisamente gradevole per cui sono usati come alimento, soprattutto per preparare marmellate, confetture o sciroppi, a differenza di quelli del gelso bianco che sono sì dolciastri ma pure leggermente aciduli. Inoltre, data la loro bontà, sono usati anche come aromatizzanti e coloranti per i gelati. Dal punto di vista terapeutico gli effetti del gelso nero e del gelso bianco sono molto simili.
A scopo medicinale si usano soprattutto le foglie, ma anche i frutti e, in alcuni casi, la corteccia della radice. I principali costituenti sono i flavonoidi, l’olio essenziale e i polisaccaridi.
Nella medicina popolare gli infusi e gli estratti di gelso vengono utilizzati come ipoglicemizzanti, nei pazienti diabetici. Contenendo anche vitamina A e C, calcio, fosforo, gomme e tannini ad azione astringente sono utili contro le infiammazioni alla bocca e alle vie respiratorie. Sembra che, oltre ad avere effetti contro il diabete, gli estratti di foglie, abbiano un’azione riequilibrante del metabolismo cellulare in grado di far diminuire il colesterolo e i grassi, e inoltre, dato che sono ricche di di aminoacidi, acido folico, manganese, zinco, rame e composti volatili abbiano anche proprietà antibiotiche e diuretiche. L’infuso è pure indicato nella cura della dell’ipertensione e contro la diarrea.
Dai frutti si ricava uno sciroppo leggermente astringente che si trova in farmacia, ed è un ottimo collutorio in caso di mal di denti e di gengive infiammate.
Il decotto di corteccia di radice ha un’azione antinfiammatoria per le vie respiratorie e viene impiegato come stimolante gastrointestinale.
La polpa viene usata in cosmesi per maschere contro le pelli secche mentre il succo lo si usa in lozioni idratanti.
Le more del gelso nero sono ottime mangiate al naturale, ma gustosissimo è anche il loro succo, soprattutto se centrifugato e bevuto all’istante, integrale o diluito in poca acqua.
In fitoterapia non ci sono particolari controindicazioni a meno che non si sia allergici a questa pianta; si possono invece manifestare potenziali interazioni con gli ipoglicemizzanti orali.
Ricordo comunque, e come sempre, che prima di usare qualunque prodotto fitoterapeutico è SEMPRE BENE avvertire il proprio medico curante.
Foto di hz536n

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