Le poussin Piou
Ogni estate italiana si contraddistingue per il suo tormentone musicale, quel motivetto che senti dappertutto e che ti ritrovi a cantare quasi automaticamente, quella melodia martellante che ti trapana il cervello e che ti rimane a gironzolare nella testa per settimane intere.
Chi, come me, in estate torna solamente per trascorrere le vacanze estive è maggiormente sensibile al tormentone estivo perchè particolarmente ricettivo verso ogni elemento (sia esso culturale, gastronomico o musicale) che possa ricordargli il suo essere italiano.
L’estate 2012 è stata dominata indiscutibilmente dallo splendido pezzo “Non vivo più senza te” di Biagio Antonacci che giocando con le melodie indiavolate della pizzica salentina ha realizzato una canzone orecchiabile e facile da cantare. Le qualità ideali per un proprio tormentone estivo.
Oltre al pezzo di Antonacci, quest’estate un’altra canzone ha occupato la scena musicale italiana meritando l’etichetta di tormentone estivo: il pulcino pio.
Durante le mie vacanze in Sicilia, ho ascoltato questa canzone praticamente dappertutto (radio, televisione, bar, pub, karaoke e feste) e quando all’inizio di Agosto sono ripartito per Parigi avevo lo stridente motivetto del pulcino che mi rimbombava in testa.
Il brano lanciato da Radio Globo, una radio laziale, segue uno schema simile a quello di “Alla fiera dell’est” elencando una lunga lista di animali e relativi versi.
Il pulcino pio ha rapidamente invaso i timpani degli italiani, il video della canzone è stato visto da migliaia di persone su Youtube ed è addirittura nato un balletto ufficiale.
Tornato in Francia pensavo di essermi liberato dall’ossessione del pulcino Pio e del suo insopportabile motivetto.
Invece no. Il pulcino Pio ha attraversato le Alpi ed è arrivato fino a qui.
Vi presento il gemello francese del pulcino italiano: le poussin Piou.