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Il Generale Dalla Chiesa riscoperto dalla nipote Dora nel film documentario in onda questa sera su Rai Storia

Creato il 04 ottobre 2013 da Nicoladki @NicolaRaiano
Il Generale Dalla Chiesa riscoperto dalla nipote Dora nel film documentario in onda questa sera su Rai Storia Rai Educational presenta Generale: rivivendo Carlo Alberto Dalla Chiesa, regia di Lorenzo Rossi Espagnet, in onda venerdì 4 ottobre alle 22.30 su Rai Storia – ch. 54 del Digitale terrestre e ch.23 TivùSat.
Il viaggio di una ragazza alla soglia dei trent’anni che racconta e ricorda il nonno, ucciso dalla mafia cinque mesi prima che lei nascesse. Lei si chiama Dora, suo nonno era Carlo Alberto Dalla Chiesa.
Un’indagine in soggettiva, intima e privata, per ricostruire i fatti che portarono a quella morte ingiusta e meschina. Per condurla Dora chiede aiuto ai familiari più stretti e raccoglie le testimonianze di chi ha accompagnato il generale Dalla Chiesa in quei duri anni di vita professionale. I figli Rita, Nando e Simona ricordano gli anni dell’adolescenza, il trasferimento da Milano a Palermo, la difficile vita in Caserma e le prime avvisaglie di una vita diversa da quella dei loro coetanei. E poi Roma, Torino, Milano. In un crescendo di tensione e paura.
“Abbiamo avuto paura per lui – racconta Rita alla nipote – abbiamo avuto paura anche per noi. A Roma quando lui era alle supercarceri ricevevo spesso chiamate anonime: ‘dov’è tuo padre?’ e io rispondevo: ‘non ho un padre, ma che padre cercate?”.
“Abbiamo imparato a vivere in un modo diverso - continua Nando - avevo 12 anni quando mio padre mi disse di non uscire di casa sempre alla stessa ora, lui temeva una rappresaglia sui figli, fin da quando noi eravamo piccoli”.
Nel ’78 la morte della moglie Dora fu uno dei colpi più duri per il Generale, che scrive nel suo diario personale “Sono oltre 40 giorni che vivo senza quella creatura, senza un segno di colei alla quale avevo donato la mia stessa esistenza. Se esistere, se essere, se vivere significa gioire di fronte al vuoto immenso che rimane a me d’intorno, a me sembra che la vita abbia ormai perso molto del suo palpito e della sua necessità”.
E ancora i giudici Gian Carlo Caselli e Armando Spataro, l’ex Generale dei Carabinieri e dei servizi Giampaolo Sechi, l’ex ministro democristiano Virginio Rognoni raccontano degli sforzi e le strategie messe in atto dal Generale per combattere la mafia e il terrorismo, del suo coraggio e della sua determinazione. Insieme a questi danno il loro contributo alcuni uomini le cui vite hanno incrociato la sua in momenti cruciali, come il giornalista Attilio Bolzoni, il figlio di Pio La Torre, Franco, e il giudice che svelò le attività della loggia P2, Giuliano Turone.

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