LYBRA - IL DOSSO DISSUASORE CHE PRODUCE ENERGIA ELETTRICA AL PASSAGGIO DELLE AUTO!!!
Permetterà di produrre 100mila chilowattora all'anno, più o meno quanto ne produce un impianto fotovoltaico da 80 kW.
Nelle città del futuro basterà un dosso per produrre energia. L'idea è di Andrea Pirisi, ingegnere elettrico di 34 anni e dei suoi soci dell'Undeground Power (una start up italiana), Massimiliano Nosenzo e Andrea Corneo, che hanno creato Lybra, il dosso che recupera l'energia cinetica prodotta dal passaggio delle auto, immagazinandola e trasformandola poi in corrente elettrica alternata.
La prima prova 'su strada' di Lybra che fa parte del progetto PowerBumbs ( http://www.upgen.it/index.php?id=homepage ) è nel parcheggio del centro commerciale Auchan di Rescaldina, in provincia di Milano, un luogo molto frequentato dove ogni giorno transitano circa 8.500 auto al giorno. Il dosso, qui, permetterà di produrre 100mila chilowattora all'anno, più o meno quanto ne produce un impianto fotovoltaico da 80 kW, o meglio ancora 19 tonnellate di petrolio.
Tra i vantaggi del progetto innanzitutto la produzione di energia pulita, sfruttando l'energia cinetica dei veicoli in movimento. In secondo luogo la facilità di installazione e la necessità di una ridotta manutenzione. E infine, uno dei vantaggi più grandi del dosso è che potrà commercializzare il surplus energetico connettendosi alla rete nazionale.
Un dosso ha un costo di settemila euro, ma un impianto che ne prevede almeno una decina richiede 100mila euro di investimento. Un sistema del genere rende 100mila kWh all’anno e l’investimento si ripaga in sei anni.
Immaginate ora che le 400 mila auto che ogni giorno transitano ad esempio sotto i varchi telepass del casello Milano Sud della tangenziale meneghina azionino con il proprio peso un ingranaggio in grado di produrre energia elettrica. Con dieci moduli di questo marchingegno, che poi è un dosso artificiale alto 12 centimetri e installabile sotto l’asfalto, i milanesi contribuirebbero al miglioramento del clima della terra con un risparmio di 120 tonnellate di CO 2 all’anno, generando sei milioni di kWh (che valgono circa 650mila euro).
Esistono altre sei aziende nel mondo in grado di competere, in Israele, Stati Uniti, Canada e Francia, ma nessuno ha ancora un impianto pronto per il mercato e nessuno ha un sistema così poco ingombrante come il nostro (spiega il dott. Pirisi), che può benissimo essere posto sulla strada mentre altri hanno la necessità di essere per forza interrati.
"Ci è stato possibile perché fin dall’inizio abbiamo lavorato alla conversione sul posto dell’energia meccanica in elettrica”.
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