È difficile non lasciarsi ispirare ed incantare dalle immagini che si trovano sul web in questi giorni dedicate alla fioritura dei ciliegi a Tokyo. Portano inevitabilmente a parlare di poesia, a fare poesia.
Hanami significa letteralmente "ammirare i fiori", è la tradizionale usanza giapponese di godere della bellezza della fioritura primaverile degli alberi, in particolare di quella dei ciliegi da fiore giapponesi, i È una storia antichissima che ha viaggiato nei secoli e che ancora oggi rende il periodo primaverile giapponese una vera e propria festa. Yoshino è la città d'origine dei ciliegi giapponesi. La leggenda narra che gli alberi furono piantati nel VII secolo d.C. dal sacerdote En-no-Ozuno, che si dice avesse scagliato una maledizione contro chiunque osasse abbatterli. La pianta ornamentale è il simbolo del Giappone e rappresenta fragilità, ma anche rinascita e vita. La sua fioritura è segno di ricchezza nella raccolta del riso e indica le qualità positive del Samurai. Come dare torto al sarcedote che decise di preservarne bellezza e significato?! In Giappone fioriscono i ciliegi, ed insieme ai fiori bianchi e rosa, anche la letteratura. Nell'immaginario collettivo il Paese del Sol Levante è facilmente associabile a Manga e Anime, forse per i cartoni animati che hanno accompagnato la nostra infanzia, da Heidi a Sampei, da Mila e Shiro a Saylor Moon, ma nel ringraziare i creatori e disegnatori giapponesi dobbiamo guardare un po' più a fondo nella loro cultura.
Indagando tra i personaggi più celebri della letteratura troviamo nomi di un certo rilievo, di saggisti e scrittori che probabilmente ispirati dall'occidente hanno dato una svolta alla letteratura Giapponese.