Sul Giardino di Boboli.
Al giardino spettrale al lauro muto de le verdi ghirlande a la terra autunnale un ultimo saluto! A l’aride pendici aspre arrossate nell’estremo sole confusa di rumori rauchi grida la lontana vita: grida al morente sole che insanguina le aiuole. S’intende una fanfara che straziante sale: il fiume spare ne le arene dorate: nel silenzio stanno le bianche statue a capo i ponti volte: e le cose già non sono più. E dal fondo silenzioso come un coro tenero e grandioso sorge ed anela in alto al mio balcone: e in aroma d’alloro, in aroma d’alloro acre languente, tra le statue immortali nel tramonto ella m’appar, presente.
Dino Campana
Canti Orfici, 1914.