Andrea Tarabbia presenta il suo ultimo romanzo, Il giardino delle mosche (Ponte alle Grazie 2015), opera dura e lirica, racconto in prima persona della vita del "mostro di Rostov", che per un quindicennio terrorizzò l'intera Unione Sovietica.
A dialogare con lui, Giacomo Raccis, redattore della rivista.
Al centro del dialogo saranno i temi dell'impegno e della verità di una letteratura che si incarica di raccontare la storia, provando però a straniarne la visione. Mettersi nei panni di un serial killer capace di atti osceni diventa la sfida per riconsegnare alla parola letteraria un incarico di verità e creazione che troppo spesso le viene negato. Lo stile, potentemente visionario, diventa inoltre la chiave attraverso cui rivendicare al letterario un'autonomia specifica rispetto ai temi e ai fatti narrati.
Il giardino delle mosche, inoltre, compone una sorta di "dittico russo" insieme a Il demone a Beslan (Mondadori 2011), precedente romanzo dell'autore che affrontava un altro clamoroso fatto della storia recente. La Storia e il Male sono al centro della propria narrativa di Andrea Tarabbia, che si colloca nella schiera di quei grandi autori europei - Carrère, Cercas - che hanno deciso di restituire valore alla letteratura affidandole il compito di riscattare dall'insignificanza del racconto mediatico o politicamente corretto tutto ciò che di sporco e sublime la realtà consegna quotidianamente all'uomo.
Andrea Tarabbia è nato a Saronno nel 1978. Ha pubblicato, tra gli altri, i romanzi La calligrafia come arte della guerra (Transeuropa, 2010), Marialuce (Zona, 2011), Il demone a Beslan (Mondadori, 2011), il racconto La ventinovesima ora (Mondadori, 2013) e il reportage La buona morte. Viaggio nell'eutanasia in Italia (Manni, 2014). Nel 2012 ha curato e tradotto Diavoleide di Michail Bulgakov per Voland. Vive a Bologna con la moglie e il figlio.
Giacomo Raccis è nato a Padova nel 1987. Si è addottorato all'Università di Bergamo con una tesi dedicata all'opera letteraria di Emilio Tadini. Tra i fondatori della Balena Bianca, collabora anche con Doppiozero, Orlando Esplorazioni e Nuova Prosa, di cui ha curato il n. 65, dedicato ai Maestri ritrovati. Insegna Lettere in un liceo di Monza.