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Il gioco della "verguenza", ovvero i film per cui potrebbero revocarvi lo status di cinefilo...

Creato il 31 gennaio 2014 da Kelvin
Ebbene sì, cari amici... qui si fa outing a tutto spiano!
Raccogliendo (non) senza indugio l'invito del 'cannibale' Marco Goi,  (vedi qui il post 'ispiratore') anche Solaris ha deciso ufficialmente di sputtanarsi la già scarsa reputazione partecipando al giochino che impazza in tutta la blogsfera: elencare cioè i dieci-film-dieci che nessun cinefilo ammetterebbe mai di aver visto (pena l'incriminazione e la cura-Ludovico) ma che in realtà non potete fare a meno di guardare ogni volta che passano in tv. In fondo è anche questo un modo per far conoscere i propri gusti e la propria personalità, nonchè una bella occasione di goliardia...
Fatelo anche voi, dunque. La regola come al solito è una sola: massima sincerità!!
1) L'ALLENATORE NEL PALLONE (di Sergio Martino)
Un titolo leggendario divenuto nel tempo un autentico 'cult' per legioni di sportivi-cinefili che ne conoscono a memoria le battute: chi non ricorda la mitica bi-zona di Oronzo Canà e il suo 5-5-5? Film di grana grossa ma, rivisto oggi, incredibilmente attuale: già all'epoca (la pellicola è del 1984) si parlava di partite truccate, soldi sporchi, tifosi violenti, tutto il marciume del sistema-calcio...
2) ECCEZZZIUNALE... VERAMENTE (di Carlo Vanzina)
Come sopra. Diego Abatantuono uno e trino, nei panni del supertifoso e, soprattutto, del 'terrunciello', ruolo che gli darà la fama prima di diventare attore 'serio'... anche qui battute e personaggi entrati nella storia: da Sandrino il 'mazzolatore' allo 'slavo'. Uno (s)cult degli anni '80!


3) JOAN LUI (di Adriano Celentano)
Megalomane, esagerato, delirante, assurdamente trash... eppure per certi versi affascinante: lo dico nel pieno possesso delle mie capacità mentali! Ovviamente non è possibile prendere sul serio la deriva mistica del 'molleggiato', eppure questo film è stato per lungo tempo l'unico musical interamente ideato e prodotto in Italia. A suo modo, un titolo da ricordare.




4) PIEDIPIATTI (di Carlo Vanzina)
Pozzetto e Montesano, ai loro massimi livelli di popolarità. La battuta 'esse come Sitroen' rimarrà nella storia. Con un piccolo ruolo per un giovanissimo Tony Sperandeo, futura famosissima faccia da 'cattivo'.

5) DUE SUPERPIEDI QUASI PIATTI (di E.B. Clucher)
Un titolo a caso giusto per omaggiare Bud Spencer e Terence Hill, una delle coppie più affiatate e amate del cinema anni '70, ai tempi autentica miniera d'oro del cinema italiano. Nello specifico, il film di Clucher è un pirotecnico insieme di battute fulminanti e grandi risate (indimenticabili i chewing-gum 'al crisantemo' di Spencer...)
6) GOOD MORNING BABILONIA (di Paolo e Vittorio Taviani)
Qui niente trash ma, addirittura, un film d'autore. C'è chi dice che sia talmente brutto da essere anche peggio del trash vero e proprio, eppure al sottoscritto è piaciuto da morire... si parla della mia terra (la Toscana), del genio di questa regione, dell'orgoglio degli emigranti, di una bella storia di fratellanza e legàmi di sangue. Provate a rivederlo senza pregiudizi, potreste avere una sorpresa.
7) L'UOMO BICENTENARIO (di Chris Columbus)
Da uno dei racconti più belli e toccanti di Isaac Asimov, un film sdolcinato e melenso che probabilmente non rende onore al romanzo. Però è una pellicola genuina, forse ingenua, in ogni caso innocua e adatta a un pubblico bisognoso di dolcezza, che assolutamente non disturba. Personalmente, quando passa in tv non ho problemi a soffermarmi...
8) VAJONT (di Renzo Martinelli)
Prima di diventare il regista ufficiale della Lega (e di conseguenza scivolare verso una deriva rozza e involontoriamente comica delle ultime opere) Martinelli era anche un discreto regista. E questo Vajont a mio avviso non è affatto male: bella la ricostruzione dei fatti, uso funzionale degli effetti speciali.





9) SWIMMING POOL (di François Ozon)
Dico la verità (la playlist è fatta per questo): l'unico motivo per cui tengo in casa questo film è la sua stupenda protagonista, quella Ludivine Sagnier che all'epoca era nel suo massimo splendore... sempre generosamente (s)vestita, sensualità allo stato puro, curve incredibilmente 'pericolose': gioia per tutti gli occhi di noi maschietti!

10) MANGIA, PREGA, AMA (di Ryan Murphy)
Film visto in un momento molto particolare, ovvero alle soglie dei miei primi quarant'anni... vale a dire la stessa crisi d'identità vissuta dalla protagonista. Sarà per questo che non ho fatto troppo caso agli stereotipi stantii che hanno fatto arrabbiare tanti critici di casa nostra. Diciamo che in quel momento... avevo altro a cui pensare!

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