Catrin Welz-Stein, Give me love
Mi chiedo soltanto se verrà mai un momento in cui sarete voi, i figli, a dare amore e comprensione ed accoglienza. Oppure se questo dovrà sempre ed esclusivamente essere il nostro ruolo, di noi genitori.
Se per vedere questo giorno dovrò aspettare il decadimento fisico e mentale senile o se avrò dei giorni di pace, come quelli della prima estate, quando si dormicchia sotto il primo sole, sentendo il ronzio di api in sottofondo e pensando al raccolto nei campi.
Mi domando anche se ci sarà un giorno e un tempo in cui saremo capaci, tutti e ciascuno di noi, uomini e donne, di dare senza aspettarci di ricevere, in modo scambievole e in base alle necessità dell'altro.
O se sempre e comunque ci sarà un'attesa, un'apettativa, una pretesa, una recriminazione?
Esitte un amore incondizionato o è proprio dell'amore aspettare di essere ricambiato, almeno in parte, almeno una volta?