Il Giornale 2015

Creato il 27 dicembre 2014 da Rosebudgiornalismo @RosebudGiornali
Aforismi – Un giorno li raccoglierò in un volume: c’é sempre qualcuno che vuol farsi del male e magari lo leggerà, o forse ne farà “buon” uso alla maniera di Silas il monaco albino danbrowniano che prediligeva le frustate sulla pelle nuda.
 
Ammirazione – Una goccia di magnanimità divina regalata agli altri o fatta nostra per lo più per culo.  
 
Amore – Un’appendice raramente necessaria, un effetto placebo per dare l’illusione all’Essere di “essere” a suo modo importante oltre la privata sfera d’azione. Una implicita ammissione di ignoranza.
 

Articoli – Nel momento in cui scrivo ce ne sono circa 2300 sul sito; le annate 2012-2013 sono ancora in fase di ri-formattazione, l’editing lo rimando alle calende greche, del resto il da-dire non può aspettare il già-detto, o no?

Autori fissi – Grazie a tutti voi, siete davvero tanti. Andate, tornate, fate un po’ come cazzo vi pare, avete pazienza, raramente vi incazzate… se chiedo date, sennò date comunque. Qualche volta le prendete.

Blog – A lungo andare è un lavoro in-progress che comanda i ritmi…

Blogging – Nel lungo periodo è una espressione dell’Essere come ogni altra, nonché altrettanto faticosa. E fastidiosa.

Censura – La censura è un vizio conclamato soprattutto in Italia. Forse quella che viviamo è una delle epoche più negative da questo punto di vista. La censura in Rete si esercita in molti modi, ma il buono della Rete è che vive un poco all’insegna del motto “Chi cerca trova” e quindi se ci cercate ci troverete senz’altro: grazie Dio per le infinite autostrade di Google.com!

Cenacolo – Rosebud è un cenacolo di spiriti affini e chiunque si senta di farne parte è il benvenuto, avverto però che la cerimonia d’iniziazione potrebbe risultare molto dolorosa…

Collezione di scritture – Rosebud resta una “collezione di scritture” e di “voci del suo tempo” accomunate dalla sola passione per il raccontarsi indipendentemente da tutto il resto, dal contesto culturale e formativo, dal testo, dal paratesto; non fermatevi qui se cercate altro, la Rete è piena di luoghi migliori.

Commenti – C’é voluta tanta pazienza, fatica e anche determinazione ma adesso i commenti sono in linea con il modus di commentare di un qualsiasi luogo civile, con forse un pò più di “pepe” di tanti altri luoghi ma se così non fosse non saremmo noi, saremmo finti.

Critica – Se ci sarà da criticarti sappi che lo faremo e non faremo sconti chiunque tu sia.

DeontologiaResta sempre quella. Rosebud non ha padrini, né padroni, nè preferenze politiche, religiose, di genere… si limita a raccontare i “fatti” (in tutti i sensi), come li percepisce nel dato istante, non racconta mai una verità ma un’impressione di quella.

Editing – Già detto, lo si rimanda alle calende greche e poi non se ne sente troppo la mancanza, come non si sente mai la mancanza di una maschera perbenistica sulla nudità della realtà contingente, qualunque essa sia.

Etica – Un imperativo categorico nell’anima.

Epigrafe – L’epigrafe che vorrei sulla mia tomba in questo particolare momento della mia vita è “Io l’ammiravo…” ma appena passa l’effetto del vino che non ho bevuto potrebbe cambiare ancora… vedremo!

Falsità – Una missione di vita per alcuni, un germe incancrenante da evitare come la peste su Rosebud e per chi scrive.

Followers – Rosebud non insegue i followers perché non ha alcuna intenzione di “piegare” il proprio “sentire” al piacere altrui; chi ci segue lo fa perché è essenzialmente spirito libero capace di comprendere che in cento teste albergano cento opinioni diverse, che il bello del vivere è vivere nella diversità di opinioni non dentro schemi omologati; e che lottare per difendere le nostre opinioni non è atto di superficialità o di saccenza quanto piuttosto di coraggio e di profonda onestà intellettuale.

Furbizia – Insieme alla falsità un’espressione dell’Essere che non ci piace neanche un poco…. meglio stare lontani dai furbi e procedere su linee parallele dirette in direzioni opposte.

Giornalismo – Quello cartaceo è morto, non nominiamolo onde non procurare altro dolore. Quello online lo abbiamo inventato noi tanti anni fa e vive tra le pagine di Rosebud a volte splendente, a volte impedito, a volte potrebbe essere migliore, a volte scarsamente interessato come ogni momento-diverso nella vita.

Grazie – Non lo dò per scontato. Grazie de-coro ai tanti che hanno partecipato, partecipano, parteciperanno a questo esperimento scritturale virtuale. Grazie ai tanti che mi scrivono per lo più con buone parole e grazie anche a chi ha criticato aspramente. Per quanto mi è stato possibile ho sempre pubblicato tutti i commenti, buttando nella spazzatura solo gli interventi scritti per offendere la mia persona, gli altri autori o per pubblicare sul sito argomenti che non ci riguardano: Rosebud non è un luogo per fare gossip o baruffe-chiozzote e non lo sarà mai.

Linguaggio – Resta sempre quello di Salvarore l’ex frate eretico de Il nome della rosa... dunque un mix di tutte le lingue che non ne crea alcuna veramente valida ma si fa capire comunque. Da chi desidera capirci per davvero e così facendo ci apre il suo cuore…

Libertà – La libertà di cui godiamo sul sito nel parlare di qualsiasi argomento sotto il sole e di criticare chiunque non è elemento che diamo per scontato e non è un diritto naturale. È un diritto conquistato nei secoli per noi dai tanti che sovente hanno dato la vita per farci questo dono; e per questo regalo siamo grati e promettiamo di non abusarne.

Morte – Una opportunità unica per ricominciare più ricchi di prima.

Pace- Un miraggio e il rifugio del vinto.

Poesia – L’espressione più concreta dello spirito capace di comprendere il suo limite.

Politica – Un termine abusato come nessun altro.

Renzismo – Prima o poi finirà, almeno questa magra consolazione ci resta.

Rina Brundu – Per dirla con Oscar Wilde, l’indicibile in piena ricerca dell’illeggibile.

Saccenza – Forse, ma non ha mai ucciso nessuno.

Saggezza – L’inconfessabile target.

Scazzottate all’alba – Non se ne può fare davvero a meno, per meglio dire non commentare in calce ai nostri articoli se non sei disposto a combattere un poco per le tue opinioni… e se negli anni non ti sei fatto un poco di thick-skin.

Senso dell’umorismo – Su Rosebud è la conditio-sine-qua-non. Per esistere.

Solitudine – Una necessità e un destino dell’anima.

Suicidio - Una possibilità come un’altra.

Trolls – Amiamo prenderli a calci in culo, ma anche qualche sciabolata sul davanti va benissimo…

www.rinabrundu.com – Sempre un modo come un altro per continuare a rispondere io esisto anche quando nessuno (o quasi) ha mai fatto la domanda.

Artwork, The Death of Socrates by Jacques-Philip-Joseph de Saint-Quentin

Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :