Il giorno dei morti viventi

Creato il 01 novembre 2011 da Harlan1985
Il giorno in cui i morti si svegliarono la gente faceva la coda davanti ai fioristi. Non era stata una buona idea resuscitare in prossimità di Ognissanti, ma d'altra parte non si potevano sindacare molto le disposizioni dall'alto. Così si era deciso, e loro dovevano attenersi per evitare una severa punizione. Ma il pensiero di doversi sorbire quella massa di esseri umani sbraitanti e rigonfi di finta devozione li ripugnava. Era l'odore a infastidirli maggiormente, un odore che difficilmente i vivi percepiscono: fiori appassiti, carte ingiallite, pensieri cattivi. Sì, anche i pensieri cattivi puzzano. Fatto sta che ad accoglierli a braccia aperte proprio non ci stavano. Si scervellarono per trovare una soluzione, fino a che qualcuno ebbe l'idea: e così, davanti ai cimiteri di tutto il mondo comparvero cartelli che dicevano: "Da oggi riceviamo solo su appuntamento". La maggior parte della folla pensò a uno scherzo, provò a entrare ma quando si trovò davanti i morti schierati e arrabbiati per quella contravvenzione scappò in preda a sacro terrore. Qualcuno poi tornò, felice di poter parlare con chi credeva di aver perduto, ma fu una piccola minoranza. Gli altri non misero mai più piede in un cimitero, risparmiarono i soldi dei fiori ma passarono il resto della loro vita a torcersi dalla paura che i morti, i loro cari, venissero a cercarli e gliela facessero pagare per tutte le cattiverie che di nascosto avevano commesso nei loro confronti. Non successe mai nulla perché i morti non sono vendicativi, ma questo i vivi non lo sapevano.
Così da quel giorno a Ognissanti, e anche in tutti gli altri giorni, i cimiteri diventarono piazze allegre e colorate, dove al posto dei fiori e dei lumini si portavano mazzi di carte e bottiglie di vino, senza brusii e parole inutili, perché nulla è inutile nelle cose autentiche.

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