67 anni fa le truppe dell’Armata Rossa arrivano ad Auschwitz ed aprono i cancelli del campo di concentramento svelando gli orrori che dentro avvenivano.
Mai Più, un simile scempio, uno sterminio di uomini, donne e bambini nella catastrofe che i nazisti e la loro “convinzione” ha portato ha distruggere, non solo fisicamente ma soprattutto moralmente.
Mai più, un uomo si senta superiore al punto di pensare di poter annientare un’intera razza con l’unico scopo di preservare la propria.
Oggi 27 gennaio 2012 ricordiamo quest’episodio terribile, che per 6 lunghi anni ha visto la popolazione ebrea diminuire a dismisura nei vari campi di sterminio e di concentramento stabiliti dai nazisti.
Oggi ricordiamo tutte quelle vittime innocenti (6 milioni circa) che hanno dovuto subire prima soprusi, emarginazioni, persecuzione, annullamento della propria persona e infine morte certa per mezzo di camere a gas, morti lente e dolorose per il freddo e la fame, per le scarse condizioni igieniche a cui venivano costretti convivere, malattie e stanchezza fisica.
Oggi ricordiamo, quel numero esiguo che è riuscito a sopravvivere a quelle condizioni, quella manciata di persone che si sono ritrovati con un numero al braccio, un numero che per loro era vitale, un numero che mai cancelleranno dai pensieri, un numero indelebile che li marchierà a vita.
Mai più la shoah, mai più la persecuzione agli ebrei, mai più un simile genocidio.
Ma queste sono parole inutili, perchè la guerra e la prepotenza sono all’ordine del giorno per le forze politiche, loro vivono per questo, per sopraffare un popolo, diventare potenti e diventare ricchi a loro spese.