Il giovane regista indipendente Andrea Belcastro parla con FrenckCinema del suo Feng Du Tales

Creato il 16 agosto 2013 da Frenckcinema @FrenckCinema

La settimana scorsa vi ho presentato un progetto molto interessante dal forte stampo indipendente intitolato Feng Du Tales, una nuova web serie diretta dal talentuoso regista Andrea Belcastro, potrete trovare il post in questo link, quest'oggi come da promessa vi darò l'opportunità di conoscere meglio i segreti dietro la sua relazzazione.

Prima di farvi leggere l'intera intervista voglio cogliere l'occasione per ringraziare per la disponibilità il regista Andrea Belcastro augurandogli il successo che merita.

  • 1 Dove nasce l'idea per questo ampio progetto?
Il progetto Feng Du Tales nasce dall'esigenza di creare qualcosa di nuovo nel panorama audiovisivo italiano, qualcosa che esprimesse con qualità e divertimento per lo spettatore le mie più grandi passioni: il cinema di Spielberg, Lynch, Kubrick e Shyamalan (non i miei registi preferiti in senso assoluto, ma sicuramente quelli più vicini alla serie dal punto di vista tematico), i romanzi di Stephen King, Philip K. Dick e Michael Chricton, i fumetti di Alan Moore, Neil Gaiman, Warren Ellis, Grant Morrison, Garth Ennis e Alejandro Jodorowsky e serie tv come Lost, Twin Peaks e X-Files.  Quando abbiamo iniziato le prime riprese a Ottobre 2011 non era ancora nata la moda delle webseries, però già allora avevo il sentore che internet sarebbe stata la collocazione più naturale per questo tipo di operazione. Anche se il tutto è partito dalla sceneggiatura di quello che poi sarebbe diventato il terzo episodio della saga (440Hz), l'idea era già quella di creare un grande universo narrativo nel quale sarebbero confluite storie di vario tipo legate tra loro in modo più o meno evidente. Inoltre, quasi subito ho cercato di coinvolgere alcuni tra i più bravi videomakers della Calabria per cercare di dare al progetto un respiro più ampio.
  • 2 Cosa ami di più di Feng Du Tales?

Non so se amo qualcosa in particolare, ma indubbiamente credo di potermi ritenere soddisfatto del risultato finale. Certo, se avessimo avuto più tempo e più denaro, probabilmente sarebbe uscito fuori un prodotto anche migliore, ma considerati i mezzi a disposizione non posso lamentarmi. Come dicevo poc'anzi, una delle cose più interessanti è stata quella di unire sotto lo stesso tetto tanti registi/videomakers di valore come Fabio Rao, Mauro Nigro, Egidio Amendola, Graziano Misuraca, Antonio Cuda e Marco Caputo. 

  • 3 Quali sono i tuoi prossimi progetti?

In questo momento sto scrivendo un po' di sceneggiature per vari progetti tutti molto diversi rispetto a quanto fatto con Feng Du Tales. Presto potrebbero uscire un paio di cose nuove, tra le quali il primo numero di una graphic novel che sto realizzando insieme a Fabio Gaudio (un bravissimo illustratore di Cosenza, che vive e lavora a Roma) e un nuovo cortometraggio. Ho anche iniziato la stesura di tre romanzi, ma credo che per quelli ci sarà da attendere un po'.

  • 4 Come vedi il cinema italiano in questo periodo alquanto buio?
Come dici tu, la situazione in Italia è piuttosto drammatica. Non c'è voglia di sperimentare, non c'è il coraggio di proporre cose nuove. In questo panorama desolato l'unico che sembra dare speranza è Paolo Sorrentino, per quanto la maggior parte dei suoi film siano tremendamente sopravvalutati. Credo, comunque, che guardando al web ci siano molte persone di talento che hanno e propongono tante idee. Purtroppo, però, bisogna capire se, come e quando potranno portarle all'attenzione del grande pubblico. Il futuro, qui come all'estero, secondo me è nella televisione: però, se paesi come la Francia (Les Revenants), Israele (Hatufim) e Danimarca (Forbrydelsen) sono riusciti a raggiungere un pubblico internazionale - e nei casi danesi e israeliani anche a vendere i loro prodotti agli Usa (Homeland e The Killing) - qui da noi invece si continuano a produrre opere mediocri e destinate a rimanere confinate nel nostro piccolo recinto. Forse, l'unica eccezione è stata Boris, che infatti, a quanto mi risulta, è andata vicina dall'essere acquisita per un'eventuale remake americano. Purtroppo, però, si tratta di un caso isolato.

Feng Du Tales è una web serie nata da un'idea di Andrea Belcastro e realizzata in collaborazione con altri tre talentuosi registi quali Fabio Rao, Graziano Misuraca e Mauro Nigro, il tema è l'ignoto, quel mondo nascosto dietro la nostra immaginazione che non sempre può essere spiegato con semplici parole.

Realizzata con un budget pari a zero, Feng Du Tales è divisa in 9 capitoli ognuno legato all'altro da una sottile linea immaginaria fatta di piccoli riferimenti, personaggi ricorrenti e incubi comuni, qui di seguito potrete leggere la sinossi ufficiale:

Oggetti straordinari, incubi ricorrenti, manifestazioni diaboliche, storie ai confini del reale. Il mondo sta cadendo a pezzi, ma qualcuno è disposto a tutto pur di salvarlo.

Qui  invece troverete il canale web su Youtube di Feng Du Tales.

Chudo rivelandovi che Feng Du Tales oltre a destare il mio interesse è stato trai finalisti al recente Procida Film Festival 2013 e partecipa al Roma Web Fest 2013 dove tra l'altro potrete votarlo a questo indirizzo.

Qui  tutte le info sulla pagina ufficiale su Facebook.


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