Il golem va alla guerra - Recensione - PS3

Creato il 26 giugno 2013 da Intrattenimento

A metà fra Medievil e Game of Thrones, l'action game indie di Ivent Games debutta su PlayStation Network

Come forse saprete, il golem è un "guardiano" che nasce dalla materia inanimata per mezzo di un rituale; ed è appunto un golem il protagonista di Strength of the Sword 3, il titolo d'esordo di Ivent Games su PlayStation Network. Come raccontato nel trailer che potete vedere in basso, il team di sviluppo è formato da sole due persone e ha dovuto affrontare innumerevoli difficoltà per realizzare questo action game, che visivamente cita in modo piuttosto evidente la serie Medievil e ci mette nei panni di un cavaliere di latta, evocato dal sovrano di un regno che è stato improvvisamente attaccato da un'orda di creature infernali. Armati di spada e scudo, il nostro compito sarà quello di affrontare undici stage basati unicamente sul combattimento fra il nostro personaggio e un manipolo di avversari: dagli scheletri ai giganteschi troll armati di lanciafiamme, dalle bestie simili a rinoceronti agli spettri, capaci di sparire e di evocare enormi aculei che spuntano dal terreno, passando infine per alcuni boss. Per riuscire nell'impresa, che si rivela fin da subito discretamente impegnativa, dovremo imparare a sfruttare al meglio tutte le abilità del golem, inanellando le combo più efficaci, infilzando i nemici ogni volta che ne abbiamo la possibilità e ricorrendo spesso e volentieri agli scatti veloci per evitare di subire danni.

Con la sacra spada mette tutti in fuga

All'inizio della partita ci viene chiesto di scegliere la nostra spada e il nostro scudo da una rosa di dieci possibili varianti che si sbloccano completando i boss fight. L'equipaggiamento iniziale è chiaramente quello più bilanciato, ma proseguendo nella storia è possibile utilizzare spade più veloci o più pesanti, dotate in alcuni casi persino di una trivella incorporata, e scudi la cui funzione non è soltanto quella di difenderci dagli attacchi ma anche di infliggere danno a loro volta. Il primo stage si pone come un tutorial e ci illustra le combinazioni di tasti fondamentali per evitare la sconfitta, sconfitta a cui però dovremo rapidamente abituarci visto l'alto livello di sfida di questa produzione, che si potrebbe tranquillamente definire di stampo "hardcore" ma che al contempo deve obbligatoriamente ricorrere a tali espedienti per mascherare in qualche modo la brevità della campagna in single player, esaurita la quale non rimane che cimentarsi con una modalità sfida in arena. Ci vorranno due o tre ore e la citazione di un buon numero di santi e divinità, ma riuscirete alla fine a completare lo story mode di Strength of the Sword 3, accorgendovi appunto che il titolo di Ivent Games non offre molto altro e che si pone dunque come un'esperienza affascinante, coinvolgente e impegnativa, ma al contempo breve e limitata. Anche perché puntare sulla difficoltà spesso e volentieri non paga se tale strategia non viene messa nell'ottica di un bilanciamento globale. Rendere gli avversari sempre più tosti e bastardi (vedi in particolare i dannatissimi spettri) infatti, non fa che portare il giocatore a utilizzare sempre le stesse combo, ovvero quelle che gli consentono di affondare il colpo con maggiore efficacia e meno rischi. Strength of the Sword 3 - Trailer d'annuncio

Al gioco del trono o si vince o si muore

Quando si fa parte di un team indipendente, composto in questo caso da soli due elementi, la caratterizzazione è fondamentale. Nel caso di Strength of the Sword 3 è stato fatto un ottimo lavoro da questo punto di vista: l'introduzione cinematica del gioco fa il verso alla sigla di "Game of Thrones" e lo fa con stile, mentre il design generale di ambientazioni e personaggi appare riuscito ed efficace, richiamando come già detto le atmosfere di Medievil. Certo, bisogna anche dire che la grafica è decisamente retrò e potrebbe girare su PlayStation 2 in termini di conta poligonale e texture, ma i rapidi cambi di inquadratura la rendono gradevolmente dinamica e il frame rate rimane il più delle volte ancorato ai sessanta fotogrammi al secondo. Per rendere maggiormente spettacolare il tutto si è deciso di infarcire i combattimenti di bullet time, ma davvero non comprendiamo la volontà di mettere il ralenti durante i colpi dei nemici, il che non fa che aumentare la frustrazione per non averli evitati e al contempo fa crollare il ritmo dell'azione. La telecamera è fissa e si comporta generalmente bene, a parte quando magari finiamo chiusi in un angolo e ci spostiamo rapidamente, cosa che la manda un po' in crisi. Poco da dire invece sul sonoro: gli effetti ci sono sembrati sufficienti e l'accompagnamento musicale discreto.

Strength of the Sword 3 è un action game divertente, molto ben caratterizzato, che visivamente cita Medievil e "Game of Thrones", consegnandoci uno spettacolo gradevole ma per molti versi old gen. Gli sviluppatori hanno scelto di orientare l'esperienza verso un approccio hardcore, con undici stage organizzati in stile "orda" che ricordano la struttura a boss fight di Malicious, senza però vantare il medesimo fascino. Difficile o meno, completare la campagna è una questione di un paio d'ore e poi rimane poco con cui divertirsi, a meno che non si vogliano sbloccare tutte le spade e gli scudi. Ci ha un po' deluso proprio il bilanciamento delle armi, spesso e volentieri meno efficaci rispetto alla scelta di partenza, ma in linea di massima il gioco vale l'acquisto se siete alla ricerca di un prodotto diverso dal solito, che sia capace di mettervi alla prova e di catapultarvi in uno scenario tutto sommato interessante.

Tommaso Pugliese @TommasoPugliese

Pro

  • Ottima presentazione
  • Buon numero di abilità
  • Molto impegnativo...

Contro

  • ...ma fondamentalmente breve
  • Grafica old gen
  • Armi poco valorizzate

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