Un Governo che non è unito in politica estera è un Gogerno che non c’è. Quando poi la politica estera si deve occupare di Guerra e Pace, un governo diviso è un governo morto. Punto.
Non dovrebbe esserci uno straccio di dibattito parlamentare che delinei scopi e obbiettivi della missione in Libia? Non è il Parlamento il luogo principe in cui ogni forza politica si dovrebbe assumere le proprie responsabilità e votare infine a favore o contro la missione? Che senso ha tenere ancora in vigore il “trattato di amicizia” Italia-Libia, mentre l’Italia è parte integrante della coalizione che bombarda (a torto o a ragione) la Libia? Sarà per questo che il nostro (ineffabile!) premier si dice nientemeno che “addolorato” per Gheddafi? E che vuol dire che i nostri caccia sorvoleranno i cieli libici senza mai sganciare una bomba? Sono lì per acchiappare le farfalle? Non è questa un’ipocrisia degna di un Cossutta o un Diliberto (Comunisti Italiani) che mentre l’Italia partecipava attivamente col Governo D’Alema alla missione in Kossovo, si premunivano ogni sera di dirci dai telegiornali che però l’Italia non bombardava? Farfalle anche nella ex-Jugoslavia? Che senso ha cambiare strategia in corso d’opera e dopo aver concesso le proprie basi agli alleati, minacciare i proprio ritiro? Un Governo serio ed autorevole non definisce tutto prima e fa sentire la propria voce quando si definiscono i patti? Può un Governo serio ed autorevole, composto essenzialmente da due forze politiche, esibire gli azionisti “padani” che si marcano dall’intervento, mostrando per l’ennesima volta una loro singolare condiscendenza verso sanguinari dittatori alla Slobodan Milošević, neonazisti austriaci alla Jörg Haider o antisemiti russi del calibro di Vladimir Zhirinovskij? E’ proprio questa l’ennesima (e in questo caso anche tragica) dimostrazione che ciò che manca all’italia è esattamente un governo serio ed autorevole.