Il governo degli illuminati, del passato, di oggi e prossimi venturi

Creato il 16 dicembre 2011 da Goodmorningumbria @goodmrnngumbria

“La mente intuitiva è un dono sacro e la mente razionale è un fedele servo. Noi abbiamo creato una società che onora il servo e ha dimenticato il dono”. (A. Einstein)

Ragionando sugli “insegnamenti” dei Grandi Uomini, mi chiedo come ci si possa appassionare, in questa delicata fase, prima alle escort e poi alle lacrime, come si possa continuare negli “ismi”, come si possa insistere nella “cultura apotropaica” e cosa debba ancora accadere per tornare ad appassionarsi alle sorti del Paese. Condividendo il pensiero secondo cui: “L’adulazione non viene mai dalle anime grandi; è appannaggio degli spiriti meschini che riescono a rimpicciolirsi ancor di più per stare nella sfera vitale della persona intorno a cui gravitano”, mi auguro semplicemente che il nuovo Governo lavori bene. Leggendo i fatti che hanno portato alla formazione del nuovo “Governo Tecnico” mi torna in mente un pensiero di De Gasperi: “Vi è in Italia un quarto Partito, che può non avere molti elettori, ma che è capace di paralizzare e di rendere vano ogni nostro sforzo, organizzando il sabotaggio del prestito e la fuga dei capitali, l’aumento dei prezzi o le campagne scandalistiche. (…) i rappresentanti di questo quarto Partito, sono del partito di coloro che dispongono del denaro e della forza economica”. Penso che l’unica via d’uscita da questo triste stato di cose possa essere rappresentata dalla trasformazione del “quarto partito” da soggetto dispotico in soggetto illuminato. La crisi, prima di essere politica ed economica, è culturale. Il nostro Paese, a causa del diffondersi di un insieme di “novità” vive in una sorta di analfabetismo che sul piano politico si traduce in una “deminutio capitis” della democrazia. E’ necessario che la società civile raggiunga una maturità e una consapevolezza che oggi ancora manca, perché le lobby hanno “peccato” di disumanità, è necessario che i poteri forti rinsaviscano e comprendano che possono ugualmente rimanere potenti senza la necessità di affamare le popolazioni. La Storia ci ricorda che, a volte le masse, se esasperate, perdono la capacità dell’”indignazione responsabile”. Non è pensabile che un sistema democratico non sia capace di garantire le alternanze.

Maria Squillaci -  opinione.it

www.italia.politica.it