Il Governo delle Banche: Monti dice no alle 500 euro, sì ai Pos oltre le 300 euro

Un governo ricco di misteri, sarà perchè i Ministri ci sono da qualche giorno ma se da un lato si apprende di una legge che dovrebbe far pagare una tassa in più ai possessori degli animali domestici, specie cani e gatti, dall’altro si apprende un altro esaltante mistero. L’Italia dei Professori, certamente si è già messa all’opera. AL via un maxi business tutto bancario, infatti non si accetteranno più contanti oltre le 300 euro. La banconota da 500 euro va di fatto fuori corso, anche se in realtà in Italia ne sono circolate veramente poche copie, per lo più in mano di stranieri.   Per gli inglesi non hanno nessun uso legittimo legale e infatti un anno fa le hanno abolite. In Italia, sia pur per vie misteriose, sarà moneta corrente, finché Monti non la manderà in pensione, anche se l’imposizione dei pagamenti elettronici assicura la morte lenta del pezzo da cinquecento.  In realtà nell’Eurozona i pezzi in circolazione sono già un terso della moneta circolante, forse per questo devono essere fatte sparire. Il pezzo da 500 si usa sopratutto nei Casino. Pochi mesi fa l’Unità di informazione finanziaria della Banca d’Italia ha concluso uno studio riservato che già nel titolo parla di «banconote di taglio elevato come potenziale strumento di riciclaggio». E in tutto il mondo c’è una sola banconota che vale di più, i mille franchi svizzeri, sempre viola ma un po’ più scuro. Allora è qui, negli affari della criminalità organizzata, che finiscono tutte quelle banconote fantasma? Possibile e per una ragione semplice: con il taglio da 500 le grandi somme finiscono per occupare pochissimo spazio. E’ anche vero però che imponendo il pagamento via Pos oltre le 300 euro si crea un enorme giro di fondi per le banche, infatti ogni cittadino dovrà avere un servizio di credito elettronico, con un dato costo x, ogni commerciante una machinetta POS che non è gratuita ma che prevede una certa somma Y, ogni operazione costarà A al cliente e B al negoziante. Insomma se compri 310 euro di merce, in realtà ne paghi almeno 312,50 compresa la transazione ed il commerciante potrebbe incassare meno di quello che hai pagato tu!