Il gran gioco delle metafore

Creato il 18 gennaio 2012 da Ilpescatorediperle
Anch'io rilutto al paragone col Titanic, soprattutto perché il Titanic è svaporato fino a diventare una grandiosa metafora, e invece le tragedie, anche quelle assurde in una tinozza, devono restare attaccate almeno per un po' alla realtà, al buio, all'acqua gelata, ai morti e i feriti e gli spaventati, ai bambini turisti e a quelli dell'arcipelago toscano, alle suore e ai mezzi marinai pakistani. Quando si è così a mal partito, tutto fa da metafora. Ecco, finalmente qualcuno l'ha detto. Non sono ancora finite le operazioni di ricerca sulla Costa Concordia, non abbiamo ancora una lista completa e autentica dei dispersi, i morti e la stessa nave non sono ancora stati traslati e già è in corso il processo di traslazione della metafora.In effetti è un'occasione troppo ghiotta. È fin troppo semplice rimanere irretiti dalla metaforica possibile inclusa nell'immagine di una nave senza un vero nocchiero che naufraga.Non erano ancora cominciate le esplosioni per entrare nel capodoglio spiaggiato che già questo era diventato un simbolo di e una metafora per. Schettino come Berlusconi no la nave come l'Italia in crisi e a chi lo facciamo fare Monti e la nave che si chiama Concordia non è un'immagine? E l'Italia dei capitani pavidi e quella dei capitani coraggiosi e la lotta tre bene e male sotto forma di italiani buoni con le coperte in mano e italiani cattivi che vogliono salutare l'isola e no è una metafora dell'Europa e perché non dell'Occidente o del pianeta Terra dove lo mettiamo il rischio di disastro ambientale, non è segno del disastro della nostra società? E quale sarà la nostra scialuppa? E poi non mi direte che "Isola del Giglio" non contiene qualche rapporto col nostro tempo?Il tempo? C'è un tempo per ogni cosa. Per ora non dovremmo nemmeno sollevarci oltre quella lingua di mare, oltre quei  nomi che non hanno ancora un volto (o un corpo) al sicuro.L'irrispettoso gioco delle metafore che sta facendo il suo corso rappresenta, a sua volta, una delle metafore più floride della nostra cultura: il naufragio con spettatore. Noi che tanto siamo fuor del pelago.

da TEMPI FRU FRU http://www.tempifrufru.blogspot.com

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