[...] Eh, sì, sempre la solita storia. Primo colloquio. Un pomeriggio rubato non senza problemi all’impiego precedente, perché… sai, mica si può tanto facilmente chiedere una mezza giornata di permesso per fare i cavoli tuoi, eh, no! Sei un co.co.pro, in teoria hai meno vincoli rispetto al dipendente a cui si deforma il culo per le troppe ore incollato alla seggiola come una ventosa, per paura di perdere il posto! Sveglia, idiota, non te lo leva più nessuno, fatti una passeggiata, ogni tanto! Di fatto, però, ti tocca prepararti una settimana prima per mascherare l’ansia che ti assale al solo pensiero di elemosinare qualche oretta. Sei sempre in difetto, tu, anzi, come non può venirti in mente che ti stiano quasi facendo un favore a farti lavorare, considerando la crisi che c’è? Già, ho sempre avuto la fama di essere quella irriconoscente. [...]
[…]«Sai di cosa ci occupiamo?» mi colse in contropiede: nell’annuncio si faceva un generico riferimento ad una società leader nel campo della formazione. «Mi occupo da più di quindici anni di formazione manageriale e comportamentale. Ho iniziato con corsi per venditori e direttori vendite, poi ho fondato questo» lo disse indicando le pareti tappezzate di foto e ritagli di giornale «abbiamo lavorato per centinaia di migliaia di persone, cerchiamo di aiutare la gente a far uscire il loro potenziale innato, per incanalarlo nella giusta direzione, che è quella della realizzazione personale, professionale e finanziaria.»
Ah, pensai. Cioè?
«Detto in estrema sintesi: organizziamo corsi di formazione motivazionali.» […]
Tratto da REALE VIRTUALE di Viviana Picchiarelli
a cura di Costanza Bondi
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Foto: http://www.sxc.hu