Il Grande e Potente Oz: Recensione del film

Da Moviestyle @federicochim

“Andiamo a vedere il Mago, il meraviglioso Mago di OZ” cantavano Dorothy e i suoi nuovi amici sulla strada di mattoni gialli. Ma chi è il Mago di OZ?! Sam Raimi nel suo nuovo film, in sala dal 7 Marzo, racconta l’avventura in cui l’illusionista da fiera Oscar Diggs è diventato Il Grande e Potente Oz. La grande produzione digitale firmata Disney, gran parte del film è girato con green screen, inizia con un tocco vintage: ci troviamo in Kansas, in bianco e nero come nella pellicola originale, dove il protagonista è un mago rubacuori di un circo itinerante, interpretato dall’eclettico James Franco, costretto a fuggire in fretta e furia in mongolfiera per aver cercato di sedurre la ragazza del fenomeno da baraccone sbagliato. E come succede nelle migliori favole, e se hai l’idea geniale di viaggiare in mongolfiera quando c’è un tornado in arrivo, Oscar viene catapultato nel magico e coloratissimo mondo di OZ. La prima persona che incontra sul suo cammino è la bellissima ed ingenua Theodora (Mila Kunis), che gli rivela che stanno aspettando “un mago di OZ” che porti a compimento la profezia e salvi il mondo dalla terribile minaccia della strega cattiva. Mai coincidenza avrebbe potuto essere più fortuita. Oz si finge chi non è, mentre lei, affascinata da questo eroico sconosciuto, se ne innamora e lo conduce nella maestosa Città di Smeraldo; li lo attendono un’altra affascinante strega, Evanora (Rachel Weisz), sorella maggiore di Theodora, gloria, un mare di ricchezze, ma soprattutto una temile creatura del male da sconfiggere.

In questo mondo di OZ, precedente a quello conosciuto da Dorothy, ritroviamo anche Glinda (Michelle Williams), l’eterea strega buona del Sud, e soprattutto tantissimi scenari e personaggi impressi nella memoria di tutti, anche se abbelliti dalla tecnologia 2.0. Il mago è come ce l’ ricordavamo: un impostore egocentrico, svenevole e interessato molto di più all’oro che alla “brava gente di OZ”; come in ogni bella favola Disney, però, il personaggio di James Franco ha occasione di riscattarsi, ne confronti di se stesso e degli altri. Ad OZ, infatti, Oscar “rincontra” alcune delle persone che facevano parte della sua vita in Kansas, ma in forme e ruoli diversi, e, questo viaggio, gli da l’occasione di rimediare agli errori fatti in passato. Dovrà solo trovare il coraggio di farlo.. Ma, soprattutto, imparerà a sue spese che non c’è nulla di più potente di una ragazza con il cuore spezzato.

La mestria con cui Sam Raimi ha riportato in vita il mondo di Oz è visivamente sorprendente, anche se ho appezzato in particolare i richiami vintage al film originale con Judy Garland; nella trama, in cui si sono divertiti ad immaginare le origini del mito, è credibile e zuccherosa quanto basta a far passare il messagio positivo di fondo. James Franco è un Oz piacevole, anche se la scena è completamente rubata dalle tre donne, bellissime, eleganti e toste al punto giusto. E’ il mondo di OZ, quindi, se andate alla ricerca di dramma, horror o finali imprevedibili, non fà per voi; ma se volete tornare bambini e sognare tornare a sognare…preparate le scarpette rosse!

Consigliato a: chi ama le favole colorate

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