Viaggiare lungo il fiume, discendere la vita. Un passo dietro l'altro e le storie in cui si può imbattere solo il viandante.
Un mondo sconosciuto costellato di sorprese che schiudono il cuore. E il senso di un'avventura che ti mette più alla prova di una esperienza di rafting e più lontano di una spedizione nel deserto del Gobi.
E' il Ticino, il fiume che racconta Giuseppe Cederna in Ticino, le voci del fiume (Excelsior 1881), non il Gange o il Rio delle Amazzoni.
Eppure è un viaggio straordinario, dalle sorgenti perdute alla confluenza. Avventura, pellegrinaggio, scoperta: tra l'ultima brughiera e il rombo degli aeroplani della Malpensa.
Un lento camminare dove si può incontrare un poeta o un cercatore d'oro, un capriolo in amore o una dogana austroungarica. O ci si può semplicemente sedere su una sponda e ascoltare.
Per poi ritrivare tutto questo, raccontato con le immagini di Carlo Cerchioli e con le parole di Giuseppe Cederna: uomini convinti che il fiume sia vita.