Il grande inverno di George R.R. Martin. Capitolo 33: Daenerys

Creato il 03 ottobre 2013 da Martinaframmartino

Jason Momoa ed Emilia Clarke

Dany sogna. Alcuni sono incubi, ricordi, le vuote minacce di Viserys capaci solo di spaventare una bambina che non aveva nessun altro al mondo. E poi ci sono Drogo, ser Jorah, Rhaegar, l’ultimo dei draghi. Tutti gli uomini che per qualche motivo sono stati importanti per Daenerys, tutti tranne uno morti.

Quali scherzi gioca la nostra mente? A cosa pensiamo quando i nostri pensieri volano da soli? Daenerys ancora non sa di aver perso il bambino, non a livello conscio, e cerca dei sostituti nelle uova di drago. Ha sempre avuto un forte legame con quelle uova e ora sono tutto ciò che le rimane. Non resta che sperare che sia abbastanza, anche se con George R.R. Martin non si può mai dire. Quante volte nel Trono di spade e nel Grande inverno ha calpestato le nostre speranze?

Il figlio di Daenerys è stato ucciso dalla magia. Sapevamo che uno stallone non poteva essere sufficiente a pagare il prezzo della maegi, ma non avevamo chiesto, non avevamo voluto capire quali fossero le sue intenzioni. In fondo l’accusa di Mirri Maz Duur è vera: Daenerys ha voluto credere alla sua stessa menzogna. Quante volte noi facciamo altrettanto? In genere le conseguenze non sono così tragiche, ma guardare dentro noi stessi è sempre la cosa più difficile da fare. Comunque propongo di far prestare a Mirri Maz Duur i tre giuramenti sul bastone, dovrebbe cavarsela bene visto che è già capace di parlare come una perfetta Aes Sedai!

“Lunghe sono le ombre proiettate dalla tomba” dice la maegi (pag. 372), e io penso ad altre ombre. A quella di Lyanna, tanto per dirne una. Al Re folle e a suo figlio Rhaegar, a Joanna Lannister morta di parto, a Elia Martell e a quelle ombre che nella tomba proprio non vogliono stare.

Bonifacio Bembo, La Ruota della fortuna. Milano, Pinacoteca di Brera

Il khalasar di Drogo è svanito, con Daenerys sono rimasti quattro uomini, alcune donne e una manciata di vecchi e invalidi. La Ruota tesse e la Ruota disfa, direbbe Moiraine anche se io la devo smettere di citare Robert Jordan. In fondo non è mica stato lui a inventare la Ruota della fortuna. Regnerò, regno, ho regnato, regno non ho. Dany ora è nella fase “ho regnato”, ma qualcosa mi dice che non intende restarci per molto. Notare che Ko Pono è stato il primo ad andarsene con il nome di kahl Pono.

Daenerys ha chiesto la vita per Drogo, e quello ha ottenuto. Un vecchio proverbio, che ho trovato in chissà quante versioni, ammonisce di fare attenzione ai propri desideri perché certamente si avvereranno. Eccola, la vita.

Conoscete il mito di Eos e Titone? Non è uno dei più noti, ho faticato anch’io a ricordare i nomi dei protagonisti. Eos, la dea dell’Aurora, si innamorò di Titone, figlio di re Laomedonte e della figlia del dio fluviale Scamandro, e fratello di Priamo di Troia. Titone era bellissimo ma aveva il piccolo difetto di essere un mortale, così Eos chiese a Zeus di donare al suo uomo l’immortalità. Detto fatto, Titone non muore ma, visto che la dea ha dimenticato di chiedere anche il dono dell’eterna giovinezza, continua a invecchiare e a diventare sempre più debole. Solo grazie a una nuova intercessione di Eos Titone vede cessare le sue sofferenze con la trasformazione in una cicala. Forse sarebbe stato meglio non ricevere alcun dono.

Certo a Daenerys non è piaciuto quello che ha comprato, visto che ha pagato la vita di Drogo a un prezzo molto caro. Se nemmeno il sesso riesce a svegliarlo è proprio segno che ormai somiglia più a una roccia, un oggetto inanimato, che a una persona.

Nella serie televisiva Drogo è interpretato da Jason Momoa. Martin aveva bisogno di uccidere Drogo per la sua trama, e David Benioff e D.B. Weiss hanno dovuto fare altrettanto e lo hanno fatto senza problemi. I problemi sono iniziati dopo, perché per Martin i personaggi vivono nella sua testa mentre i produttori hanno a che fare con attori in carne e ossa. Ucciso Drogo Benioff e Weiss non avevano più scuse per portare sul set Jason Momoa, così hanno perso definitivamente la persona più divertente per trascorrere insieme il tempo al di fuori delle riprese. Gli manca, e probabilmente a lui manca Il trono di spade visto che ogni volta che lui ed Emilia Clarke si incontrano in presenza della stampa si chiamano “luna-della-mia-vita” e “mio sole-e-stelle” e scambiano qualche parola in lingua dothraki.

Jaime Lannister parlando di Bran e della sua schiena spezzata aveva detto che ucciderlo sarebbe stato un gesto pietoso. In questo caso Jaime è direttamente interessato visto che è stato lui a buttare Bran giù dalla torre dopo essere stato scoperto con Cersei, ma in certe società storpi e invalidi sono un peso che rischia di affossare tutto il clan. Gli Stark possono permettersi di crescere un bambino storpio, Daenerys, quasi sola in un territorio ostile e limitata dal fatto di essere donna e quindi ritenuta inferiore, deve combattere per sopravvivere e non può permettersi distrazioni o sforzi supplementari, neppure per il suo sole-e-stelle.

Sotto la foto spoiler da La danza dei draghi

 

Pono è stato il primo ad abbandonare Daenerys, e proprio il suo khalasar è quello incontrato da Dany dopo il suo volo con Drogon e la nuova presa di coscienza. Mi sa che sta per arrivare qualche scena bella forte.



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