MARGARET GAIOTTINA
Intervista+VideoIntervista
Come promesso eccoci con il secondo appuntamento del nostro BlogTour tutto dedicato ai tre nuovi romanzi della Mammaeditori. Per chi avesse perso la prima puntata, con tutte le anteprime, potrà fare un salto – veloce eh, vi aspettiamo qua! – all’articolo di questa mattina che contiene tutte le informazioni.
Per quanto riguarda questa puntata, come vi abbiamo già accennato, sarà tutto incentrato su una dei tre autori, più precisamente Margaret Gaiottina, una delle fondatrici iniziali del gruppo Bloody Roses Secret Society, nonché scrittrice de La Sedicesima Notte e de L’Alba della Chimera. Entrambi i libri fanno parte della collana “A Cena col Vampiro“.
Margaret Gaiottina
L’ultimo romanzo di Margaret Gaiottina penna spregiudicata del gruppo dei fondatori della Bloody Roses Secret Society, il club dei romanzieri che scrivono con il sangue.
L’autrice, in occasione del BlogTour, ci ha concesso una bella intervista nonché un video specialissimo in cui l’autrice stessa ci illustra la sua magica libreria… Avremo modo di scoprire qualcosa di più su questa enigmatica autrice? Seguiteci!
Ciao Margaret! Prima di tutto ti ringrazio per la tua disponibilità.
È la mia prima intervista (l’intervistatrice è la nostra nuova collaboratrice, Lirit NdR) e non so esattamente come comportarmi o cosa chiederti. O quante domande farti prima di sfociare nell’interrogatorio. Mi hanno lasciato campo libero, quindi farò del mio meglio.
Prima di tutto, bentrovata su Sognandoleggendo. E poi… Sappiamo che hai 35 anni e fai parte, insieme con altre scrittrici, della “Bloody Roses Secret Society“; puoi dirci qualcosa in più su di te, la tua famiglia, le tue passioni e soprattutto come è nata la voglia di scrivere?
E qui casca l’asino! Mi piacerebbe dire di avere ancora trentacinque anni e invece li avevo quando ho iniziato! Ora ne ho trentasette suonati ma, come dico sempre, sono splendidi trentasette anni. Sono un avvocato snaturato, perché invece di esercitare la libera professione faccio l’impiegata, cosa che mi consente anche di fare la mamma soprattutto. Ho due bambini di otto e dieci anni e una vita come quella di tutte le mamme, divisa tra ufficio, riunioni a scuola, catechismo, piscina e… vampiri!
Dopo il successo della saga “A Cena con il Vampiro”, come è nato il progetto “Un nido di terra per la donna di cristallo”? Avevi già un’idea sulla trama, su cosa e di chi scrivere?
L’unica certezza era “prendiamoci una pausa dai vamp”. Partendo da questa esigenza il sovrannaturale non poteva mancare. Se ci priviamo anche di quello nelle nostre letture, cosa ci farebbe sognare? E poi sono confluiti “a forza” gli elementi che per me sono imprescindibili: una donna vicina che mi rappresenti, con i miei desideri e le mie debolezze e un uomo che incarni gli ideali di tutte noi.
Quanto ti ha appoggiata e aiutata con la stesura di questo libro la “Bloody Roses Secret Society”?
Sempre tanto. Quando scrivi in genere o sei convinto di aver messo giù la cosa migliore del mondo, o delle volte la cosa peggiore, dipende da tante circostanze e dal temperamento che si ha. Le Bloody sono un ottimo termometro, riportano tutto alla giusta temperatura, ti sgonfiano se sei troppo gasato, ti danno coraggio se ti senti una schifezza.
Durante la stesura della storia, quanto vieni influenzata da fatti e aneddoti che ti possano capitare o ti sono capitati nella vita di tutti i giorni? E quanto sono influenzati i tuoi personaggi dalle persone che ti circondano e quindi che conosci?
Quando scrivo inevitabilmente una serie di storie, aneddoti, fatti nella mia vita entrano con prepotenza nel romanzo. Anzi delle volte sono proprio io che li richiamo senza neanche volerlo. La naturalezza dà autenticità al pezzo e il lettore lo sente ciò che è vero e ciò che è costruito. È un po’ come cercare di essere se stessi nella vita di tutti i giorni: alla fine paga sempre.
Leggendo questo tuo ultimo lavoro, i lettori si imbatteranno nella coppa di Mnemosyne, lo Spirito di Ponente, i Grandi Spettri della terra, il Grande Spettro Mulciber; ti sei lasciata influenzare da qualche leggenda di miti ed eroi o è tutta opera della tua fantasia?
Le leggende ricorrono sempre in un modo o nell’altro. Per esempio gli spettri nel mio libro si manifestano con tutto ciò che ha ha che fare con i violenti fenomeni della Terra, come terremoti eruzioni vulcaniche. Tant’è che Mulciber, il Grande Spettro, nient’altro è che la allegoria di un vulcano, il Mongibello, antico nome del vulcano Etna.
Quale personaggio ti ha creato più difficoltà a rappresentarlo e quale invece ami incondizionatamente?
Incondizionatamente amo Icy, perché è un po’ me. Ne amo le debolezze e la forza inesauribile di tirarsi sempre su nonostante tutto. Tremendo è stato Byron, che avevo deciso di rendere spigoloso, tenebroso ma accattivante…una mia amica criticona dice che è venuto fuori come La Roccia dei fantastici 4!
Chi è Icy? E quell’uomo “dagli occhi color tabacco” quanto coinvolgerà la nostra protagonista nella sua vita?
Icy è una contabile di una grande casa di moda con un passato ingombrante alle spalle e una vita di delusioni che la hanno segnata e le fanno da zavorra impedendole di gettarsi nel futuro. Byron Kuja è un killer, un sicario di professione, uno che non risparmia niente a nessuno. Insomma, guadagnarsi da vivere uccidendo, è tutto dire!
“Un nido di terra per la donna di cristallo” sarà il primo di una serie o sarà un libro autoconclusivo?
Il libro è autoconclusivo sicuramente, ma ci sono dei margini per sviluppi futuri.
Sinceramente? No, strano a dirsi ma la scrittura mi esce spontaneamente, è come un rubinetto aperto. Diversamente ho una certa difficoltà negli intrecci che a volte mi sfuggono un po’ di mano.
Qual è stato il complimento più bello che ti hanno fatto e qual è la tua più grande soddisfazione?
I complimenti più belli sono quelli dei lettori, gente che non ti conosce e che recensisce il tuo libro senza sapere niente di te.
A loro non interessa come sei, non sei né simpatica né antipatica, sei un autore e basta. Ed essere apprezzati solo per questo è impagabile.
Che rapporto hai con i tuoi fan?
Molto diretto, ironico e spontaneo. Parlo assolutamente con tutti e parecchio, mi arricchisco in continuazione e mi diverto anche parecchio! Vorrei aggiungere che questo romanzo nasce anche grazie alle lettrici, alle blogger e alle ragazze dei forum che, prima con le loro aspettative poi con la loro disponibilità a prendere in considerazione scrittrici nuove di case editrici indipendenti, hanno fatto la differenza.
Di accettare le critiche e valutarle con serietà e che il giudizio dei parenti… non vale! Sento persone dire “tutti mi dicono che ho scritto un bellissimo romanzo”. Sì, ok, ma vai a confrontarti anche con chi non ti conosce e non teme di dirti le cose come stanno. È molto educativo e si impara parecchio.
Cosa ci puoi raccontare riguardo la tua esperienza con la casa editrice? Ti sei sentita abbastanza supportata?
Mamma Editori mi sostiene molto e nello stesso tempo pretende serietà professionale da me. Io cerco di “starci dentro” anche perché sono un tipo abbastanza rigido nel lavoro. Ecco, ho detto bene, è un lavoro, non impossibile ma bisogna essere seri come in ufficio.
Sicuramente c’è qualcuno che ha già letto il libro, che riscontri hai avuto?
Per il momento ottimi e non sto nella pelle, è come quando sai di aver fatto una buonissima torta e guardi le facce goduriose di chi l’assaggia! Ma è molto molto più libidinoso!
Tu sei una ragazza con un grande sogno che si è avverato e noi di SognandoLeggendo ti auguriamo tantissimo successo per questo e gli altri lavori futuri. Ma tu cosa auguri a Margaret Gaiottina?
Io non posso far altro che ringraziarvi, per ogni cosa e spero di avere sempre fantasia, entusiasmo e voglia.
Indiscrezioni in pillole
Un Nido di Terra per la Donna di Cristallo
I misteri dell’oltretomba affiorano tra i monumenti di Roma e davanti agli occhi increduli e disillusi di Dorinda “Icy” Martini.
Trent’anni rovinati dal matrimonio fallito e dai ricatti dell’ex marito, Dorinda si chiude in tailleur rigidi e poco femminili sebbene lavori in una multinazionale della moda. Le sue colleghe la fanno sentire un rottame senza attrattive e la chiamano confidenzialmente “ICY”: la fredda.
Una coppa dai poteri leggendari, la coppa di Mnemosyne di cui si sono perse le tracce più volte nel corso dei secoli, ricompare a Roma. La coppa ha poteri straordinari che permettono a Spiriti buoni e Spettri malvagi di riacquistare un corpo.
Ma la Città Eterna è protetta dallo Spirito di Ponente e gli Spettri, sopratutto i Grandi Spettri della terra, vi hanno poco potere. Ed è una gran fortuna per i morti che ritornano in carne ed ossa a Roma addirittura dall’Ade cercando redenzione: a Roma non troveranno il Grande Spettro Mulciber a ostacolarli.
Icy verrà risparmiata da un rapinatore che tenta di rubare la coppa, verrà sottratta da un archeologo alle grinfie di un lottatore senza scrupoli. Sarà coinvolta in una serie di combattimenti tra strani bikers dell’aldilà e sedute spiritiche organizzate dall’amica punk.
Tutti, ma proprio tutti, anche l’ectoplasma della nonna di Icy, vogliono convincerla: quell’ “esemplare di bellezza maschile” insiste per proteggerla ma è un morto sotterrato ritornato tra i vivi..
… Ed ora, come ultima tappa della giornata,
scopriamo la libreria di Margaret Gaiottina!