Il Gruppo Bilderberg e la Teoria del Complotto

Creato il 10 giugno 2012 da Federbernardini53 @FedeBernardini

Dal 31 maggio al 3 giugno a Chantilly, nello stato della Virginia (U.S.A.), si è tenuta l’annuale riunione del Gruppo Bilderberg, un’associazione internazionale di cui fanno parte personaggi del mondo della politica, dell’economia e dell’informazione. La prima riunione ebbe luogo nel1954 a Oosterbeek, nei Paesi Bassi, presso l’Hotel Bilderberg, di proprietà del principe Bernardo d’Olanda, che fu l’animatore del gruppo fino al 1976, quando si dimise a causa dello scandalo Lokheed.

Cinque i delegati italiani: Franco Bernabè, presidente esecutivo di Telecom Italia; Fulvio Conti, amministratore delegato e direttore generale dell’Enel; John Elkann, presidente della Fiat; Enrico Letta, vicesegretario nazionale del Partito Democratico; Lilli Gruber, giornalista e Anchorwoman de La 7 Tv.

I primi tre nomi sono scontati, trattandosi dei dirigenti di alcune tra le maggiori aziende italiane, ma il nome di Letta e soprattutto quello della Gruber suscitano qualche perplessità, per lo meno in chi non abbia ben chiari certi intrecci tra politica, informazione, economia e finanza internazionale.

Enrico Letta è, tra i nostri leader politici,  uno dei più fedeli e accesi sostenitori di Mario Monti, fino a ieri esponente di quella élite finanziaria sovranazionale, fatta di banche, multinazionali e agenzie di rating, che è la principale responsabile del progressivo spegnersi della sovranità nazionale dei paesi dell’Unione Europea a vantaggio delle lobby mondialiste.  Una promozione, la sua, che prelude certamente a un brillante futuro di leader in un’Italia collocata in un nuovo ordine mondiale.

Lilli Gruber è la giornalista di punta de la 7 Tv, di proprietà di Telecom Italia Media, controllata per oltre il 77% dal gruppo Telecom Italia, di cui è presidente Bernabè. Sta all’informazione, insomma, come Letta sta alla politica. E non dobbiamo dimenticare che La 7 è in vendita e probabilmente la Gruber è stata designata a rappresentare la continuità politico editoriale di una testata che potrebbe passare, si dice, nelle mani di  Murdoch o in quelle dell’Emiro del Qatar  Hamad bin Khalifa Al Thani, fondatore di Al Jazeera. Nulla di definito, ancora, e rimangono in campo anche le candidature dei nostri De Benedetti, Cairo, che è il concessionario della pubblicità della rete, e Della Valle.

Caratteristica principale di queste riunioni è la massima segretezza, qui troverete l’elenco ufficiale dei partecipanti all’ultima riunione: http://www.bilderbergmeetings.org/participants2012.html.

Nulla di quanto viene discusso trapela all’esterno e per questa ragione i sostenitori della Teoria del Complotto considerano il Gruppo una sorta di società segreta, di loggia massonica, all’interno della quale governanti, magnati dell’industria e della finanza e manipolatori del’informazione pianificano il futuro del mondo, non già in base agli interessi della collettività ma a quelli dell’oligarchia che essi rappresentano.

Quel che è certo è che le decisioni prese dal Gruppo condizionano le scelte politiche ed economiche e le strategie militari di un sistema sempre più globalizzato, nel quale l’autonomia dei singoli stati si riduce progressivamente a vantaggio di una visione mondialista. E non occorre una fantasia sfrenata o una tendenza alla dietrologia, vista la segretezza  delle riunioni e la loro scarsissima, quasi assente, copertura mediatica, per indurre a ritenere che, all’interno di quel gruppo, protetto da una congiura del silenzio, si trattino anche affari sporchi.

Fra i tanti Italiani che hanno partecipato ai lavori del gruppo ricordiamo personaggi come Agnelli, MONTI, Draghi, Padoa Schioppa, Tronchetti Provera, Prodi, Tremonti, Bonino, De Michelis, Martelli, Veltroni e illustri giornalisti come De Bortoli, Riotta, Rossella e Stille.

Secondo i sostenitori della Teoria del Complotto, poi, il Gruppo Bilderberg non sarebbe l’unica organizzazione  a tramare nell’ombra per la creazione di un “Nuovo Ordine Mondiale”. Fra le tante, ricordiamo solo le tre più “famigerate”.

Il Council of Foreign Relations, fondato nel 1921 negli Stati Uniti e che, al contrario delle altre, non ha carattere sovranazionale. Fra i suoi membri, alcuni presidenti degli Stati Uniti, come Eisenhower, Johnson e Nixon e le fondazioni Ford e Rockefeller. Esiste anche un European Council, di cui fanno parte Giuliano Amato, Gianfranco Fini ed Emma Bonino.

L’Aspen Institute, fondato anch’esso negli Stati Uniti nel 1950, ma di cui fanno parte anche europei, come Giulio Tremonti, presidente di Aspen Italia.

La Trilateral Commission, fondata nel 1973 da David Rockefeller, che si occupa delle relazioni tra Nord America, Europa e Giappone e di cui fanno parte anche i nostri Enrico Letta, Luca Cordero di Montezemolo, MARIO MONTI, Stefano Silvestri e Marco Tronchetti Provera…alcuni nomi sono ricorrenti.

Fin qui siamo nel campo della “politica parallela” gestita da potenti gruppi internazionali che a volte, per la segretezza di cui si circondano, può dar luogo a malevole ma ragionevoli interpretazioni complottistiche. Ma la fantasia dei sostenitori della Teoria del Complotto è sfrenata e si spinge ben oltre. Ne diamo qualche esempio, in un crescendo che arriva al delirio demenziale.

Il Bohemian Club, fondato nel 1872 da alcuni buontemponi dediti all’esoterismo goliardico, che si riuniscono ogni anno nel “Bohemian Grove”, nello stato della California, per dar vita a pittoreschi riti neopagani, altro non sarebbe se non una truce setta satanica. Di essa fanno parte i nomi più altisonanti della politica, della finanza, dell’informazione e della cultura degli Stati Uniti, che, secondo i complottisti, rappresenterebbero la Cupola del Nuovo Ordine Satanico Mondiale che, ogni anno, si riunirebbe nel Bohemian Grove per celebrare sacrifici umani, così come avrebbero fatto i Padri Fondatori della Nazione, George Washington e Benjamin Franklin. Sì, perché secondo i cospirazionisti, gli Stati Uniti d’America sarebbero il frutto di una cospirazione Massonico-Satanica. Di tutto ciò, ovviamente, non esiste alcuna prova, oltre ad alcune semplici congetture sul simbolismo di alcuni edifici della capitale o di alcune banconote in cui sono presenti emblemi riferibili alla massoneria.

Di questo disegno satanico farebbe parte anche il Progetto MK Ultra, sviluppato fra gli anni cinquanta e sessanta dalla CIA per contrastare analoghi progetti sovietici nel campo del controllo mentale. Una pagina nera, frutto della Guerra Fredda, per la quale il governo degli Stati Uniti ha chiesto scusa alle vittime, che furono sottoposte a pratiche inumane allo scopo di condizionarle e servirsene per operazioni sporche.

Secondo i cospirazionisti l’operazione, culminata con un fantomatico Progetto Monarch, avrebbe portato al condizionamento di numerosissimi soggetti, non solo allo scopo di usarli ai fini del Nuovo Ordine Satanista Mondiale, ma per renderli schiavi sessuali della classe dirigente, compresi presidenti come Reagan, Bush padre e Clinton. Tesi propagandata da Cathy O’Brien che, in un suo libro, senza un’ombra di prova, sostiene che dopo la programmazione, sia lei che sua figlia, ancora bambina, avrebbero subito sevizie e stupri da parte di Bush, Cheney, Clinton e, addirittura, sua moglie Hillary.

Ma se fin qui, benché in un orripilante e sconclusionato contesto satanista, siamo ancora sulla terra, c’è chi si spinge oltre, come  David Icke, creatore della teoria dei Rettiliani. Secondo tale teoria l’intera classe dirigente mondiale apparterrebbe a una razza aliena che si tramanda il potere da millenni e avrebbe lo scopo di assoggettare gli umani. Secondo un altro visionario, Zecharia Sitchin,  invece, non sarebbero i Rettiliani, bensì gli Anunnaki, gli antichi dei sumeri, di origine extraterrestre, a insidiare il genere umano. Due teorie che reinterpretano in chiave fantascientifica la leggenda degli Illuminati di Baviera.

Federico Bernardini

Illustrazione: Il principe Bernhard van Lippe-Biesterfeld, fondatore del gruppo Bilderberg, fonte  http://it.wikipedia.org/wiki/File:Prince_Bernhard_1942.jpg



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