Oggi sento emergere la mia parte maschile e, di conseguenza, avrei due paroline per il gentil sesso (me inclusa ovviamente).
Spendiamo ore e giorni e parole nel descrivere dettagliatamente come vorremmo il nostro Principe Azzurro; se lo potessimo inventare sarebbe un uomo romantico, educato, premuroso, attento, protettivo, serio e bellissimo.
Ora, a parte il bellissimo, che forse ci attrae anche nella realta’ (ma non sempre) quante di voi sono pronte a scrivere nero su bianco che poi nella vita restano folgorate da un uomo simile?
Perche’ se poi lo troviamo con queste caratteristiche, ci stufiamo. Perche’ alla fine ci facciamo ingabolare dai personaggi piu’ assurdi, dalle cose complicate, da chi non ci vuole, da traguardi difficili, dalle cose proibite. Dall’uomo tenebroso, misterioso, sfuggente. Vogliamo spesso quello che non possiamo avere e trascuriamo quello che possiamo avere.
L’altro giorno, chattando con un mio vecchio amico, gli chiedevo proprio come mai si sentisse sempre attratto da storie assurde avendo a disposizione cose piu’ semplici e meritevoli e lui mi ha risposto:”perche’purtroppo si vuole sempre cio’ che non si sa con certezza di poter avere…”
E mentre leggevo questa frase, per un attimo mi sono fermata a pensare, ammettendo che quelle parole suonavano tanto vere quanto fastidiose. Ma aveva ragione.
Ci lamentiamo degli uomini , ma in questo non siamo meglio. Predichiamo bene e razzoliamo male. Perche’ quando mi faccio un esame di coscienza o quando ascolto i racconti delle mie amiche, i soggetti in questione sono toy boys, ragazzi che vivono di notte, uomini allergici ai rapporti, uomini impegnati o che vivono dall’altra parte del mondo, sportivi, personaggi, modelli ecc ecc ecc. All’universita’ eravamo attratte dal Professore, poi dal medico, alcune dal proprio capo.
Il gusto del proibito…
Sappiamo che queste storie non hanno futuro sin dal primo minuto, eppure 9 su 10 la iniziamo lo stesso.
Perche’ quel gusto dell’avventura e della conquista alla fine ci fa sentire vive.
E anche in un certo senso “protette”, per la serenita’ di poter dare una giustificazione a noi stesse se le cose dovessero andar male.
Perche’ se finisce, possiamo avere la giustificazione pronta, della serie “beh ma cosa ci si poteva aspettare da uno cosi’”. Come una sorta di scudo protettivo insommma, decidiamo di farla andar male gia’ dalla scelta della persona che frequentiamo. Sappiamo che non puo’ andare oltre un certo punto, che e’ impossibile farsi coinvolgere piu’ di tanto e quindi noi non soffriremo. Potremo essere infastidite da certi comportamenti ma sappiamo che non soffriremo. E anche se dovessimo soffrire, avremo la giustificazione migliore ovvero quella di aver scelto l’uomo sbagliato. E questo e’ uno dei motivi per cui ci sentiamo irresistibilmente attratte da chi non possiamo avere, da chi e’ sfuggente o dagli amori impossibili. Ci fanno ribollire il sangue nelle vene, ci piacciono perche’ sono inaspettate e, fintanto che durano, ci danno il massimo della passione. Ma sappiamo che non toccano il cuore perche’ non abbiamo piu’ l’eta’, ne’ l’illusione ne’ la fede per crederci ancora. E quindi e’ forse piu’ facile vivere di passioni forti, ma passeggere, che di amori profondi che possono farci male. E che, soprattutto, possono finire senza un motivo che abbia un senso per noi. Perche’ magari ci eravamo scelte un bravo ragazzo, una persona a posto, qualcuno con cui davvero avevamo progettato un futuro. E li’ non riesci a fartene una ragione li’ non hai la scusa pronta. Li’, se finisce, probabilmente e’ solo colpa tua oppure ha scelto un’altra a te, oppure ti ha tradita. E non sono giustificazioni che ci piacciono.
Perche’ donne ammettiamolo, anche noi possiamo avere paura d’amare…