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Il JPL studia un "tricorder" per cercare segni di vita extraterrestre

Creato il 18 novembre 2015 da Aliveuniverseimages @aliveuniverseim

Si chiama " Chemical Laptop". E' in fase di sviluppo al Jet Propulsion Laboratory della NASA e dovrete portarlo con voi se vi dovesse capitare di andare su un mondo alieno alla ricerca di vita extraterrestre.

E' una specie di tricorder, il famoso dispositivo multifunzione utilizzato nella saga di Star Trek, grazie al quale potrete sentirvi proprio come l'androide Data ( Brent Spiner) nel film Generazioni quando, grazie al suo nuovo chip emozionale, canticchia felice:

I would be happy to, sir. I just *love* scanning for lifeforms!
Lifeforms! You tiny little lifeforms! You precious little lifeforms! Where are you?

"Il nostro dispositivo è un analizzatore chimico che può essere riprogrammato come un computer portatile per eseguire funzioni diverse", ha detto Fernanda Mora, che sta sviluppando lo strumento con Peter Willis, ricercatore principale del progetto al JPL.

A differenza del tricorder, però, il "Chemical Laptop" ha bisogno di ingerire dei campioni da analizzare:
"se questo strumento venisse inviato nello spazio, sarebbe il dispositivo più sensibile nel suo genere ad abbandonare la Terra e il primo ad essere in grado di cercare sia aminoacidi e acidi grassi", ha detto Jessica Creamer, ricercatrice al JPL.

Il JPL studia un Gli aminoacidi sono molecole organiche alla base delle proteine, mentre gli acidi grassi sono componenti chiave delle membrane cellulari. Entrambi sono essenziali per la vita ma si possono trovare anche in sua assenza: il "Chemical Laptop" sarà in grado di fare questa distinzione.

Gli aminoacidi esistono in forma speculare, proprio come le nostre mani: le molecole destre e sinistre, non sono sovrapponibili (questa proprietà viene chiamata "chiralità") ma contengono gli stessi componenti e, in teoria, dovrebbero lavorare nello stesso modo. Eppure, per qualche strana ragione, sembrerebbe che la vita sulla Terra preferisca essere "mancina" e si sia evoluta utilizzando aminoacidi sinistri. Su altri mondi potrebbe essere l'inverso.
"Se un test identifica una miscela di 50 su 50 aminoacidi destri e sinistri, potremmo concludere che probabilmente il campione non ha origine organica", ha detto Creamer. "Ma se dovessimo trovare un eccesso di destra o sinistra, allora sarebbe un prezioso biglietto da visita e la migliore prova di vita su altri pianeti".

Per quanto riguarda gli acidi grassi, invece, gli scienziati sono interessati a valutare la lunghezza della catena di atomi di carbonio che può fornire indicazioni sul tipo di organismo.

Lo scorso anno gli scienziati hanno effettuato il primo test fuori dei laboratori, collocando il laptop su un rover di prova:
"uno degli obiettivi finali è quello di mettere un rivelatore come questo su una navicella spaziale, o su un rover per Marte", ha detto Mora.
Da allora, il team ha lavorato per migliorare la sensibilità dello strumento che adesso è il grado di rilevare parti per trilione.
Prossima tappa, un test nel deserto dell'Atacama in Cile:
"questo potrebbe essere anche un dispositivo particolarmente utile per i mondi ghiacciati, come Encelado e Europa. Tutto quello di cui avrebbe bisogno è di fondere un po' di ghiaccio per fare analisi dirette", ha concluso Creamer.

Press release: -
http://www.jpl.nasa.gov/news/news.php?feature=4765


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